Progetto SO.SAN., visite specialistiche gratis per persone in difficoltà
Prestazioni specialistiche gratuite per le persone in difficoltà: è quanto prevede il protocollo d’intesa tra SO.SAN (organizzazione Lions per la solidarietà sanitaria onlus) e il Comune sull’applicazione sul territorio comunale del progetto sanitario SO.SAN a favore di chi ha più bisogno in Italia. L’intesa è stata firmata stamani in Palazzo Vecchio dall’assessore Sara Funaro, dal presidente nazionale SO.SAN. Salvatore Trigona e dal responsabile toscano progetto Roberto Cecchi. Il progetto è aperto alla collaborazione di qualsiasi medico desideri aderirvi, anche se non Lions, anche se non socio della SO.SAN. (firmando in tal caso alla SO.SAN. una dichiarazione di prestazione d’opera a titolo gratuito, inerente il service in oggetto), che potrà decidere di erogare un numero mensile, a sua scelta, di prestazioni gratuite alle persone bisognose, direttamente nel proprio studio professionale o presso strutture organizzate dai Lions, dalla SO.SAN, o con loro convenzionate. Queste prestazioni sono offerte al Comune, affinché possa utilizzarle a favore di persone bisognose, segnalate dagli uffici della Direzione Servizi sociali.
“Ringrazio i Lions e SO.SAN per questa iniziativa concreta e virtuosa – ha sottolineato l’assessore Funaro – che abbiamo accolto con grande favore. In un momento di difficoltà come quello attuale dare la possibilità alle persone bisognose di accedere a prestazioni specialistiche di qualità rappresenta un punto di forza. Questa intesa infatti crea una rete di contatto diretta con i servizi sociali cui vengono indicati i medici disponibili. E ha due valori aggiunti: da una parte non si ferma alla prima visita, ma prevede una presa di carico della persona con la prosecuzione del percorso medico nel caso sia necessario. Dall’altra contempla la possibilità di adesione al protocollo anche di professionisti del territorio che non fanno parte dei Lions .In questo modo sarà possibile di ampliare ulteriormente la platea dei medici”.
La SO.SAN. nasce nel 2003 per coordinare le attività dei medici Lions e non, che intendono offrire la loro attività professionale in quei paesi che mostrano gravi carenze in ambito sanitario. L’organizzazione non ha scopi di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale organizzando singole iniziative e le disponibilità professionali dei propri soci, per sviluppare programmi propri, continuativi, efficaci e gratificanti.Dopo una novantina di missioni nei paesi più poveri di 4 continenti, ultimamente SO.SAN ha pensato e promosso un service rivolto agli indigenti che vivono in Italia, offrendo loro l’erogazione di prestazioni medico-specialistiche complete, a titolo gratuito e in Toscana sta portando avanti il progetto attraverso una ‘Rete di studi professionali’. “Nel protocollo firmato stamani aggiungiamo un elemento ulteriore – ha aggiunto il presidente Trigona -, ovvero un incontro periodico, due o tre all’anno, per fare il punto su eventuali aggiustamenti in progress”.Da parte Roberto Cecchi, coordinatore SO.SAN. per il distretto 108L che ha seguito il progetto su Firenze, ha sottolineato: “Abbiamo trovato grande collaborazione da parte dell’Amministrazione e la disponibilità dei medici a partecipare all’iniziativa non manca. Adesso dobbiamo fare il modo che questa possibilità sia conosciuta dai potenziali utenti. Per questo abbiamo predisposto una brochure che distribuiremo nei comuni coinvolti”.
In base al progetto SO.SAN., ogni medico specialista che desideri aderire potrà decidere di erogare un numero mensile, a sua scelta, di prestazioni gratuite ad indigenti, direttamente nel proprio studio professionale o presso strutture sanitarie organizzate dai Lions, dalla SO.SAN. o con loro convenzionate.Per il momento le prestazioni specialistiche sono quelle relative all’odontoiatria, chirurgia, pediatria, dermatologia. In base al protocollo firmato stamani, la segreteria nazionale SO.SAN. consegnerà al Comune, tramite il responsabile del progetto, un elenco degli specialisti che hanno offerto la propria disponibilità a tale servizio, aggiornandolo mensilmente. L’appuntamento per le prestazioni professionali verrà richiesto al medico di volta in volta direttamente dal Comune, dietro esibizione all’Ente da parte dell’indigente di una richiesta medica per quella prestazione, redatta anche su semplice ricettario bianco. L’appuntamento è richiesto dai Servizi sociali comunali a nome dell’indigente e fornirà la richiesta medica che verrà esibita poi al medico (vidimata dal Comune). Questa richiesta avrà per SO.SAN. e per il medico valenza di discrimine sulla condizione di indigenza dell’utente. Lo scopo del progetto è quello di arrivare, in tutti i casi in cui sarà possibile, a una diagnosi e alla cura delle persone attraverso l’erogazione di un accertamento specialistico completo di tutto quanto si reputi necessario per quel determinato caso clinico. Della prestazione fornita il medico rilascerà all’interessato una relazione/referto da esibire poi al medico inviante/curante.
Potranno essere prescritti dal medico specialista quegli accertamenti reputati necessari e non effettuabili nello studio del professionista (ad esempio: esami del sangue, la scintigrafia…). In tali casi, il medico specialista consegnerà al malato una richiesta, su ricettario bianco, che egli potrà o meno farsi trascrivere sul ricettario regionale dal suo medico generalista del Sistema sanitario nazionale. La persona bisognosa verrà rivista dopo tali esami, sempre gratuitamente, all’interno della stessa prestazione gratuita. Una volta termina la prestazione e arrivati alla definizione diagnostica e terapeutica, i successivi accessi della stessa persona allo stesso medico specialista potranno avvenire gratuitamente solo attraverso un nuovo appuntamento preso dal Comune. Il medico rimetterà alla persona una ricevuta sanitaria ad euro 0 intestata all’indigente e riportante la dicitura di ‘prestazione sanitaria (indicando quale) erogata sulla persona (nome dell’indigente) a titolo di gratuità, come da accordo tra SO.SAN. e Comune (indicando quale)’. Ogni appuntamento potrà essere disdetto dal Comune al medico fino a 24 ore prima della sua erogazione. Qualora l’interessato non si presentasse all’appuntamento, la prestazione verrà conteggiata come erogata.Il Comune avvertirà il referente SO.SAN. via email di ogni appuntamento richiesto, specificando la tipologia di prestazione e il medico contattato. La SO.SAN. potrà richiedere al Comune sia un resoconto trimestrale delle prestazioni richieste ai medici specialistici che eventuali notazioni sull’efficienza dell’organizzazione del service. (fp-mf)