Aleida Guevara ricevuta a Palazzo Vecchio dagli assessori Mantovani e Bettarini
Questa mattina gli assessori alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani e allo sviluppo economico Giovanni Bettarini hanno accolto in Palazzo Vecchio Aleida Guevara March, la figlia maggiore di Enersto “Che” Guevara e della seconda moglie Aleida March.
La signora Guevara fa parte del corpo diplomatico cubano e lavora come medico a Cuba ed in altri paesi del Sud America in progetti di sostegno e aiuto nei confronti delle persone bisognose. Si è inoltre impegnata nell’ambito dei diritti umani e del debito dei paesi in via di sviluppo.
“È stato un incontro emozionante – ha dichiarato l’assessore Mantovani – con una persona speciale. Le ho chiesto di raccontarci la sua esperienza, davvero interessante, come medico impegnato non solo nel suo paese ma anche in altre nazioni del Sud America e non solo. Ed espresso la volontà dell’Amministrazione di portare avanti progetti di cooperazione con Cuba e con gli altri paesi in cui è impegnata”. L’assessore Mantovani ha parlato alla signora Guevara anche del convegno sulla pace “Unità nella diversità” che, sulle orme del sindaco La Pira, ad inizio novembre vedrà arrivare a Firenze oltre cento primi cittadini di città che, nel passato o nel presente, sono state coinvolte dalla guerra.
“Abbiamo parlato dei nostri paesi e dei progetti di cooperazione e collaborazione. È una persona di grande apertura e generosità” ha sottolineato da parte sua l’assessore Bettarini che, con l’assessore allo sport Andrea Vannucci, ha accompagnato Aleida Guevara nella visita al Mandela Forum. "E' stato un grande piacere ed un onore per noi ospitare la visita di Aleida - commenta il presidente dell'Associazione Palasport Firenze, Massimo Gramigni, che gestisce la struttura - ed è certamente significativo e simbolico che la figlia di Che Guevara abbia visitato l'impianto sportivo dedicato al grande statista sudafricano, paladino dell’uguaglianza e dei diritti, del suo popolo e di tutti i popoli del mondo."
Aleida ha lasciato la sua firma e un suo pensiero sul muro dedicato a Mandela, allestito il 5 dicembre 2013, giorno della morte di Madiba. Queste le parole che ha scritto: "Un grazie agli amici italiani che sono capaci di ricordare un grande uomo come Mandela. Si dice che chi riconosce le virtù degli altri è perché le possiede lui stesso".
(mf)