Aumento imposta soggiorno, Perra: «Con questi soldi continuiamo ad offrire servizi nonostante i tagli dei trasferimenti statali»

Il consiglio comunale approva la delibera presentata dall'assessore al bilancio

«Con questi soldi continuiamo ad offrire servizi nonostante i tagli dei trasferimenti statali».Lo ha sottolineato l’assessore al bilancio Lorenzo Perra presentando al consiglio comunale la delibera che contiene l’adeguamento della tariffa per l’imposta di soggiorno, approvata questo pomeriggio dall’assemblea di Palazzo Vecchio.
«Dall’introduzione dell’imposta di soggiorno, nel 2012, ad oggi sono intervenuti due fenomeni – ha ricordato l’assessore Perra– uno, positivo, riguarda l’incremento molte forte delle presenze turistiche. L’altro è invece negativo: il Comune avrà un taglio dei trasferimenti statali, pari a 25 milioni di euro. Che si aggiunge all’effetto dell’applicazione delle norme sull’armonizzazione dei bilanci che comporterà una spesa maggiore di altri 25 milioni di euro. In tutto, dunque, 50 milioni in meno da utilizzare per i servizi».
«Di fronte a questo scenario – ha proseguito Perra – ci siamo trovati a fare delle scelte. Tra maggiori entrate e minori spese abbiamo deciso di agire su queste ultime. Quanto alle entrate si è optato di farle gravare su coloro che non risiedono a Firenze, ma che nella nostra città vengono e la utilizzano. Concentrandoci, inoltre, in quei settori che non sono in crisi ma, invece, si trovano in una fase di espansione economica».
«L’aumento di 50 centesimi a testa per ogni notte trascorsa a Firenze nelle strutture ricettive è dunque compatibile e corente con questi obiettivi - ha spiegato l’assessore al bilancio – e serve a finanziare l’apertura dei musei e delle biblioteche, il patrimonio arboreo,parte dei trasporti pubblici del Comune. In assenza di queste risorse avremmo dovuto ridurre proprio alcuni servizi che contribuiscono a rendere Firenze una città desiderata e appetibile».
«Nessuno è contento quando si aumentano le imposte – ha concluso – ma con l’associazione albergatori abbiamo convenuto sul fatto che sarebbe stato molto peggio il taglio dei servizi. Non dimentichiamo che da una semplice analisi dei dati, viene fuori che l’offerta dei prezzo alberghieri di Firenze si è adeguato alla domanda, che per fortuna è cresciuta sensibilmente». (fn)