Protezione civile, oggi la simulazione dell'emergenza alluvione per testare gli argini temporanei
Durerà fino alle 18 la simulazione dell'emergenza "alluvione" che è partita stamani sul lungarno dietro l’ObiHall. L’esercitazione, organizzata dalla Regione Toscana in collaborazione con il Comune di Firenze (Protezione civile e Polizia Municipale), aveva l’obiettivo di testare la capacità delle nuove strutture "mobili" di protezione temporanea destinate a fronteggiare un tipo di alluvione come quella che colpì la città nel '66 e mettere al sicuro il centro storico della città in caso di rischio esondazione. All’esercitazione erano presenti, oltre al presidente della Regione Enrico Rossi e al responsabile struttura di missione contro il dissesto idrogeologico Erasmo D'Angelis, l’assessore all’ambiente Alessia Bettini e il comandante della Polizia Municipale Marco Andrea Seniga.
“Si tratta di un intervento importante – ha sottolineato l’assessore Bettini – perché rappresenta una ulteriore azione di messa in sicurezza dal rischio esondazione, utile soprattutto nei punti che sappiamo più problematici. Ed è anche un nuovo tassello del complessivo piano di interventi che continueremo ad arricchire e che contempla anche gli opere strutturali, come le casse di espansione a monte, e l’aggiornamento e approfondimento del piano di Protezione civile comunale”.
L'esercitazione si è svolta lungo il tratto di fiume tra le vie De Andrè, Varlungo e Gobetti con il supporto della Polizia Municipale e della Protezione civile comunale. In tutto 11 ore per caricare, scaricare, montare circa 100 metri delle nuove strutture "mobili" e poi rismontarle per trasportarle e immagazzinarle nel deposito. Prima in Italia a sperimentare gli argini mobili, strutture temporanee per il contenimento delle piene, la Regione Toscana ha deciso di acquistarle in attesa che siano conclusi gli interventi strutturali a monte di Firenze. Essenzialmente si tratta di sistemi di rialzamento della quota arginale che evitano la fuoriuscita del fiume nei punti più critici in caso di un evento particolarmente catastrofico come quello del 1966. La Regione ha deciso di dotarsi stabilmente di queste strutture, ma prima di procedere era necessario testarle in modo da definirne al meglio le caratteristiche che poi saranno richieste nella fornitura definitiva. Per questo è stato deciso un primo contratto di noleggio per 18 mesi (costo 80mila euro, valore che arriva a 200mila euro in caso di utilizzo durante un evento). L'esercitazione di oggi è stata quindi un passaggio fondamentale per capire tutti questi aspetti.
In caso di evento gli argini saranno montati nei punti più critici del centro dove si prevede che in prima battuta esondi l'acqua. Sono due punti entrambi in destra idraulica, uno in corrispondenza del tratto tra il Ponte alle Grazie e la Biblioteca Nazionale, e l'altro, il tratto compreso tra il Ponte da Verrazzano e l'hotel Ville sull'Arno. Le ulteriori disponibilità di moduli saranno utilizzate al momento nei punti individuati in base al tipo di evento atteso e alle criticità presenti.
(mf)