L'assessore Mantovani a Dresda per la commemorazione del 70° anniversario del bombardamento che distrusse la città

"Una celebrazione toccante e un'occasione per ribadire l'importanza della pace"

“Una celebrazione toccante e molto sentita che è stata anche l’occasione per ribadire l’importanza della pace e della tolleranza”. È con queste parole che l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani commenta la sua partecipazione a Dresda, in rappresentanza del sindaco Dario Nardella, agli eventi organizzati per commemorare il settantesimo anniversario del bombardamento alleato che ha raso al suolo la città durante la Seconda guerra mondiale. Quei tre giorni di distruzione, tra il 13 e il 15 febbraio del 1945, sono stati "una cesura nella storia della capitale della Sassonia” come ha sottolineato Joachim Gauck, il presidente della Repubblica federale, che era presente alla manifestazione.
“Sono onorata di aver rappresentato Firenze a questa commemorazione così significativa – sottolinea ancora l’assessore – che mi ha permesso di partecipare ad una serie di eventi particolarmente significativi e non soltanto perché ricordare le tragedie del passato è fondamentale per evitare che drammi simili accadano nuovamente. La catena umana che venerdì sera ha simbolicamente abbracciato il centro storico di Dresda, collegando le due sponde dell’Elba, è stata una testimonianza della volontà di ribadire l’importanza della pace e della tolleranza. Ideali che fanno parte della storia di Firenze, da sempre impegnata per il dialogo come strumento per superare divisioni e vincere la violenza”.
Il Comune di Firenze è stata invitato dal sindaco di Dresda Helma Orosz a partecipare, insieme alle altre città gemellate, a partecipare alla commemorazione che si è svolta dal 13 al 15 febbraio: numerosi eventi che hanno ricordato il drammatico bombardamento ma anche le vittime del razzismo e della guerra a sottolineare l’impegno per la pace, la democrazia, i diritti umani e la pacifica e prospera convivenza tra i popoli. Tra gli appuntamenti in programma la cerimonia del ricordo che si è svolta venerdì presso la Frauenkirche, la cattedrale e chiesa simbolo della città completamente distrutta dal bombardamento, ricostruita a partire dall’inizio degli anni ’90 grazie a donazioni internazionali e consacrata nel 2005; la visita all’esposizione “Dresden 1945 – tragedia e speranza di una città europea” che mostra la distruzione della città dopo il bombardamento” e che è ospitata al Panometer, ovvero il gasometro dove è custodito il quadro panoramico “1756 Dresden” con la città barocca in scala 1:1. E ancora l’inaugurazione dell’installazione luminosa alla cattedrale “Breath of life”, opera dell’artista statunitense Stuart Williams, e la cerimonia della consegna del premio di Dresda per la pace. Il premio, istituito nel 2010, viene conferito a personalità che si sono distinte per il loro contributo a favore della pace e viene consegnato nel noto teatro lirico della città Semperoper. Quest’anno è stato assegnato al sua altezza reale Edward Duca di Kent per il suo impegno per la riconciliazione e la pace fra Gran Bretagna e Germania. (mf)