Centrale del latte, Perra: «Deve crescere e rafforzarsi. Garantendo l'occupazione e la filiera agro-alimentare toscana»

Comunicazione dell'assessore alle partecipate in consiglio comunale

«All’assemblea del prossimo 29 dicembre chiederemo al management che, entro tre mesi, sottoponga ai soci un percorso di crescita della società, che tenga conto della fuoriuscita, totale o parziale, di alcunidi loro. Ma porremo al management e agli altri soci precise condizioni, necessarie e non negoziabili. Qualsiasi processo di crescita lo si fa non mettendo in discussione i livelli occupazionali dell’azienda e non smantellando la filiera agro-alimentare toscana». Lo ha sottolineato l’assessore alle partecipate Lorenzo Perra in una comunicazione, questo pomeriggio in consiglio comunale, sulla Centrale del Latte.
«Negli ultimi mesi – ha ricordato l’assessore – si è preso tuttavia atto di quanto sta intervenendo tra i soci. Oltre il 50% del capitale sarà ceduto. Il Comune di Firenze o altri enti pubblici non possono acquisire le quote in vendita. Il nostro piano investimenti è rivolto alla costruzione di infrastrutture, di scuole, di strade. Non possiamo immaginare di essere, come Comune, più imprenditore di mercato di prima. Fino a qualche giorno fa, il processo di dismissione delle quote, per assenza di coordinamento ha seguito un processo disordinato. Non coerente, anzi forse proprio ignorando le necessità di crescita della società stessa. Con l’assemblea del 29 dicembre, concordata con gli altri soci della Centrale, si riconduce invece il percorso ad un processo corale e coordinato».
«La Centrale del latte – ha rilevato Perra nella sua comunicazione – è un pezzo importante di questa città. È uno dei simboli moderni, tangibili, identitari di Firenze e della Toscana. Facendo un giro per lo stabilimento e anche nelle stalle di produzione potremo vedere con che passione si produce il latte che ogni giorno beviamo.
Ciò ricordato, nella condizione di mercato attuale e preso atto delle iniziative degli altri soci, noi ci adopereremo perché questa azienda cresca. Perché la Centrale continui ad essere orgoglio per la nostra città». (fn)