"Culture of Peace-Culture for Peace", la Cooperazione Italiana a sostegno del patrimonio culturale iracheno

Oggi la giornata di approfondimento nel Salone dei Duecento. L'assessore Mantovani: "Onorati di collaborare alla difesa della cultura e dell'anima del popolo iracheno e curdo"

Uno spaccato sulla situazione irachena, con un focus particolare sulla Regione Autonoma del Kurdistan, accompagnato da una presentazione dei risultati delle attività promosse dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Cooperazione Internazionale e dai soggetti della Cooperazione italiana, impegnati per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale iracheno. Per un giorno il Salone dei Duecento ha ospitato “Culture of Peace-Culture for Peace”, una giornata di studio e ricerca con l’obiettivo di aprire a nuove prospettive e sviluppi nell’azione della cooperazione italiana in questo settore considerato vitale perché nelle attività di custodia, costruzione e ri-costruzione del sapere risiede lo strumento di pace più straordinario e potente. Ma non è stata solo l’occasione per fare il punto sui progettiin corso della cooperazione italiana, ma anche per conoscere l’azione e il contributo diretto dei soggetti iracheni impegnati nella conservazione e nella promozione della cultura.
“Siamo contenti e onorati di ospitare incontro così importante che rientra a pieno titolo nella missione di Firenze città impegnata nel dialogo tra i popoli e operatrice di pace. Rendersi conto che, anche in un momento di grande difficoltà per l’Iraq e in particolar modo per regione del Kurdistan iracheno, la cultura ha ancora un ruolo importante è davvero un segnale di speranza per un futuro di pace – ha sottolineato l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani –.Saper preservare il patrimonio culturale che ci hanno lasciato generazioni passate e riuscire a trasmetterlo alle nuove generazioni è un impegno di altissimo profilo e siamo contenti di collaborare, insieme al ministero degli affari esteri e agli altri istituzioni e soggetti, per renderlo sempre più realizzabile. Spero davvero che quanto è emerso nel corso dei lavori sia di ispirazione per tante altre iniziative di cooperazione nell’ambito della tutela del patrimonio culturale che rappresenta l’anima e la storia di un popolo. Per questo è fondamentale impegnarsi tutti per la sua salvaguardia”.
Per parte sua Alessandro Gaudiano, a capo della taskforce in Iraq per la direzione generale per la cooperazione allo sviluppo ha sottolineato come il territorio iracheno rappresenta un tradizionale ambito di impegno della cooperazione italiana. “La collaborazione attivata per la tutela del patrimonio culturale assume un particolare significato perché in una regione che vive una situazione di conflitto questo rappresenta un forte elemento d’identità per la popolazione. In passato questo territorio è stato un esempio della pacifica convivenza tra culture e popoli diversi: preservare la memoria del passato e il patrimonio culturale che arriva da quella stagione rappresenta elemento fondamentale per riportare la pace in questa zona”.
La presidente del consiglio comunale Caterina Biti, a cui era stata affidata la conclusione dei lavori mattutini, ha colto l’occasione per rilanciare il progetto di una forma di legame ufficiale tra Firenze e il popolo curdo, come gemellaggio o patto di amicizia, avviato nella precedente amministrazione.
Tornando alla giornata, l’apertura dei lavori è stata affidata all’assessore Mantovani e al direttore generale per la cooperazione allo sviluppo Giampaolo Cantini. A seguire gli interventi di Manehel Ahmed Ali Al-Nawas addetta culturale dell’Ambasciata Irachena in Italia, Razan Kader Alta Rappresentante del KRG (Kurdistan Regional Government, ovvero Regione Autonoma del Kurdistan) e Abubaker Othman Zendin direttore generale delle Antichità e dell’eredità culturale del KRG, che si sono soffermati sul ruolo della cultura nell’odierno contesto iracheno e in particolare nella regione autonoma del Kurdistan.
I lavori sono continuati con la presentazione delle quattro iniziative della cooperazione italiana a sostegno della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale dell’Iraq e della regione autonoma del Kurdistan. I lavori della mattina si sono conclusi con il confronto tra esperti italiani e iracheni sulle esperienze e le sfide in materia di tutela e protezione del patrimonio culturale dell’Iraq. La sessione pomeridiana, che si è svolta in forma di tavola rotonda, è stata dedicata al tema della Cooperazione come strumento per la conoscenza e la promozione del patrimonio dell'umanità; all'interno del dibattito sono stati evidenziati sui punti di forza e di debolezza dei percorsi progettuali realizzati, nonché dei possibili obiettivi per il futuro della cooperazione nella regione del Kurdistan Iracheno.

In allegato i quattro progetti della cooperazione italiana e alcune foto della giornata.