Al Palagio di Parte Guelfa un convegno sull'amministrazione di sostegno
Si parlerà di amministrazione di sostegno in Toscana domani, a partire dalle 9, nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa. L’occasione è fornita dal convegno dal titolo “10 anni di amministrazione di sostegno in Toscana. Il percorso fatto e quello da compiere”, al quale parteciperanno tra gli altri l’assessore a Welfare e Sanità Sara Funaro, la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il presidente del Tribunale di Firenze Enrico Ognibene, il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Firenze dottor Paolo Morello, il presidente di Persona e danno nazionale e padre della Legge sulla AdS (amministratore di sostegno) professor Paolo Cendon, oltre a esponenti del volontariato, della giustizia, dei settori sociale e sanitario in rappresentanza delle tre Aree vaste della Regione Toscana.
Il convegno è organizzato da Persona e danno Toscana in collaborazione con la Regione Toscana e il Comune di Firenze.
L’AdS, lo strumento multitasking delle professioni di aiuto alla persona, deve arricchirsi di nuovi accessori e dotazioni aggiornate. A servire, secondo Gemma Brandi, socio di Persona e danno Toscana, sono “in primo luogo elenchi intelligenti di aspiranti amministratori di sostegno a livello provinciale- la dimensione che consente una prossimità tra amministratore e beneficiario - da mettere a disposizione dei Tribunali. Intelligenti in quanto vi emerga con chiarezza la specifica competenza di ogni iscritto. Non basta, infatti, una laurea in Giurisprudenza o in Economia e Commercio per essere all’altezza del ruolo, né fare parte del volontariato. Amministratore può diventare chiunque abbia ricevuto una formazione specifica, giovane o meno giovane, scolarizzato o meno, che permetta di comprendere a chi si proponga per tale incarico, il bisogno di collaborare con i Servizi Socio-sanitari e giudiziari che si occupano del beneficiario, di conoscerne l’organizzazione e le funzioni, di imparare a mettersi in rapporto con questi”.
È indispensabile che della Legge 6/2004, che ha introdotto nel codice civile italiano l’importante istituto di tutela giuridica dell’amministrazione di sostegno, venga data “informazione diffusa agli operatori sociali e sanitari di tutti gli organismi regionali - afferma Gemma Brandi -. Serve una interazione sempre maggiore tra istituzioni giudiziaria, sanitaria e sociale, che consenta di fornire le risposte più appropriate al bisogno, evitando scollamenti in grado di predisporre danni talora gravi”. (fp)