Torna il Premio Letterario Firenze per le Culture di Pace dedicato al Dalai Lama, sabato la premiazione nel Salone dei Cinquecento con Don Luigi Ciotti

L'assessore Mantovani: "Una iniziativa importante per la città, da sempre impegnata su questa tematica"

Sabato torna il Premio letterario per le Culture di Pace dedicato al Dalai Lama, arrivato alla nona edizione. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Un Tempio per la Pace” con il patrocinio e il contributo di Regione, Provincia e Comune di Firenze, è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio dall’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani, dal presidente dell’Associazione “Un Tempio per la Pace” Marco Romoli e da Andrea Bigalli coordinatore regionale dell’AssociazioneLibera. “Tengo particolarmente a questa manifestazione, molto significativa per una città come Firenze che tanto crede nella pace e tanto ha investito nel corso negli anni su questo tema – ha dichiarato l’assessore Mantovani –. Fin dai tempi del sindaco La Pira, infatti, Firenze è stata sempre riconosciuta come un centro per la pace e per il riconoscimento dei diritti umani; non a caso è stata l’unica città ad aver dato la cittadinanza a Nelson Mandela quando era ancora in carcere. L’iniziativa del ‘Tempio per la Pace’ porta avanti questi principi promuovendo un premio letterario e uno per le composizioni musicali ispirati proprio a questo tema. E la presenza di Don Luigi Ciotti è importantissima per la città, per tutto quello che rappresenta e per il suo impegno quotidiano”. Don Luigi Ciotti che, come ha sottolineato Marco Romoni, ha acconsentito a diventare presidente dell'associazione "Un Tempio per la Pace".
La manifestazione, in programma sabato 13 dicembre, prenderà il via alle 15 nel Salone dei Cinquecento. Tra gli interventi previsti quelli di Don Luigi Ciotti, Marco Marchi e Marco Romoli rispettivamente presidente e coordinatore scientifico del Premio. Nel corso della serata saranno insigniti dei premi 2014 il vincitore per l’edito, i sei vincitori per l’inedito, il vincitore del premio “Una vita per la pace”, il vincitore per il “Progetto di pace” e i vincitori della nuova sezione di “Composizione Musicale per la Pace”. Il Premio per l’edito è stato assegnato a Pierre Rabhi, La sobrietà felice, ADD edizioni, Torino, 2013. Pierre Rabhi è un noto coltivatore-filosofo algerino che vive e opera in Francia, fondatore del Movimento Colibris, che promuove agroecologia e agricoltura di prossimità in Francia e all’estero (Africa). Il Premio per il Progetto di pace è stato assegnato proprio al Movimento Colibris, nato in Francia, che ha lo scopo di favorire la nascita di nuovi modelli di società, basati su autonomia, ecologia, umanesimo. Il Premio “Una vita per la pace” è stato attribuito a Pedrag Matvejevic, intellettuale croato, uomo di pace nella drammatica situazione della post Jugoslavia. Professore, scrittore, vincitore di un premio Strega europeo, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, fra cui la Legion d’Onore e la cittadinanza italiana.
Nel corso della presentazione sarà presentata la pubblicazione dal titolo “Racconti per la pace”: il volume raccoglie i sei testi vincitori per l’inedito, è stato realizzato grazie al contributo della Regione Toscana ed è a cura dell’Associazione “Un Tempio per la Pace” e della commissione giudicatrice del Premio, composta da Marco Marchi, Maria Carla Bonafè, Bianca Maria Bruscagli, Elena Gori, Maurizio Novigno, Lucia Paoli, Paola Pelli, Mario Primicerio, Marco Romoli, Luisa Rupi Paci.
Per la sezione di composizioni musicali per la pace, la giuria internazionale, presieduta da Azio Corghi, è costituita daMario Ancillotti, Davide Bellugi, James Dashow, Fabrizio De Rossi Re,Andrea Portera,Gerard Zinsstag. Durante la cerimonia saranno eseguite dal vivo per la prima volta, le tre composizioni risultate finaliste dall’Ensemble Nuovo Contrappunto diretto da Mario Ancillotti. Sarà poi scelto e premiato il vincitore della sezione. Durante la serata l’attrice Cecilia Gallia leggerà alcuni brani dei testi premiati.
L’ingresso è libero.
(mf)