Imposta di soggiorno, Bettarini: "No al fondo nazionale degli introiti presso la Cassa depositi e prestiti"
“Siamo contrari all’ipotesi presentata oggi da Confersercenti di far confluire gli introiti delle imposte di soggiorno di tutti i comuni italiani in un fondo nazionale presso la Cassa depositi e prestiti”. È il commento di Giovanni Bettarini, assessore allo Sviluppo economico e turismo, che ha partecipato oggi all’iniziativa di Confesercenti e Assoturismo sui risultati dell’indagine ‘Tre anni di tassa di soggiorno’. “Abbiamo partecipato con piacere a questa interessante iniziativa per fare il punto sul tema – ha spiegato Bettarini – Siamo d’accordo sulla necessità di garantire la massima trasparenza sull’utilizzo dei fondi, cosa che noi facciamo da tempo, come del resto conferma la stessa indagine di Confesercenti laddove inserisce il Comune di Firenze tra le realtà virtuose sulla trasparenza della destinazione del gettito. Non siamo invece d’accordo con la proposta di versare i 400 milioni di gettito a livello nazionale presso la Cassa depositi e prestiti per costituire un Fondo di rotazione per lo sviluppo del turismo. L’imposta di soggiorno ha senso come motore di una competizione virtuosa tra città per far crescere il territorio, con Firenze a fare da traino per tutta la Toscana. In questa ottica, come Amministrazione investiamo per rendere la città sempre più attraente e attrattiva nei confronti dei pubblici emergenti. Penso ad esempio ai 114 milioni di turisti cinesi nel mondo che devono essere intercettati come flussi turistici con un’offerta di qualità e innovazione. Del resto – ha concluso Bettarini – i dati sul turismo a Firenze ci danno ragione, con gli oltre 200mila pernottamenti in più registrati in città negli ultimi sei mesi. Non solo, per Firenze è stato un anno di grande successo anche per il turismo congressuale che ha trainato i numeri del turismo in generale. Proprio per questo, come ha annunciato di recente il sindaco Nardella – ha concluso Bettarini - a partire dal prossimo anno, destineremo una parte dell’imposta di soggiorno alla promozione del turismo congressuale con apposito bando”.