La tecnologia per difendere i capolavori da alluvioni e terremoti
Come ‘mettere al sicuro’e, al contempo, valorizzare i beni culturali? Se ne parlerà dal 13 al 15 novembre a Firenze durante la quarta edizione del Salone dell’Arte e del Restauro. L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dalla vicesindaca Cristina Giachi, Franco Sottani, presidente del Salone, Cristina Acidini Luchinat, presidente del comitato tecnico-scientifico, Elena Amodei, direttore della segreteria organizzativa, Simonetta Brandolini d’Adda, presidente della Fondazione Friends of Florence e Maurizio Di Stefano, presidente di Icomos Italia
Per tre giorni il programma si dipanerà attraverso due principali tematiche scelte per questa edizione: prevenzione e restauri nelle aree colpite da calamità naturali e tutela dei beni archeologici. Questa quarta edizione sarà una full immersion nelle tematiche relative alla tutela dei beni culturali grazie al calendario che si va arricchendo di ora in ora e che è costantemente aggiornato nella sezione “Eventi” del sito web www.salonerestaurofirenze.org
«Una grande sfida che vede protagonista Firenze e tocca un tema alto e importantissimo – ha rilevato la vicesindaca Giachi – come il passato possa essere non soltanto la radice sulla quale poggia il presente ma un fattore costitutivo di quest’ultimo e del futuro».
«Il nostro grande patrimonio artistico – ha aggiunto – può essere il motore per una fiorente attività economica, per un’applicazione tecnologica senza pari, per una scommessa da vincere grazie a mezzi e strumenti che il futuro ci può offrire. È una sfida anche per le istituzioni, che devono continuamente lavorare per raggiungere una difficile armonia: quella della conservazione del passato, fotografato in un patrimonio anche da venerare, ma abitato e abitabile da una vita tutta contemporanea».
La crescente attenzione sui beni culturali, e i tanti pericoli cui sono esposti per cause naturali e non, pongono sempre più in primo piano le problematiche legate alla conservazione del patrimonio che rappresenta la memoria di una civiltà. Sarà proprio alle tante domande emergenti da questo scenario, che il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze tenterà di dare risposte certe. Lo farà attraverso l’organizzazione di due diversi momenti riuniti dall’etichetta “SOS Restauro” che si terranno nel ‘Talking Corner’ del Padiglione Cavaniglia.
Il primo è previsto venerdì 14 alle 11: si tratterà di una tavola rotonda dal titolo “SOS Restauro. Emergenze e soluzioni tecnologiche” in cui si discuterà di come si affrontano nel breve, medio e lungo periodo le emergenze relative ai beni culturali vittime di terremoti, alluvioni e altri eventi naturali. In funzione di questo incontro, come indicato, nello stand del MiBACT saranno visibili due opere d’arte “vittime” di eventi sismici e provenienti da L’Aquila e da Mirandola (MO).
Inoltre, grazie alla disponibilità del personale dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, nell’ambito della tavola rotonda i visitatori del Salone avranno la possibilità di accedere al vicino Laboratorio Restauri della Fortezza e di ammirare – per la prima volta dopo 48 anni – le cinque tavole in restauro dell’Ultima cena di Giorgio Vasari, dipinto della Basilica di Santa Croce che fu alluvionato nel 1966.
Le tre visite guidate, per un massimo di 20 persone ciascuna - sono previste venerdì 14 novembre alle 16, alle 16.30 e alle 17 e saranno appannaggio esclusivo dei visitatori del Salone; le prenotazioni si effettueranno telefonicamente al n. +39-055-217940 oggi fino ale 18, e domani e mercoledì 12 dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18), oppure direttamente all’Infopoint del salone; non saranno ammesse più di due prenotazioni per ogni telefonata.
Il secondo incontro, più tecnico, si intitola “SOS Restauro. La valutazione del rischio vibrazione e sismico nel processo di movimentazione ed esposizione delle opere d’arte”, proporrà alcune interessanti novità ed è previsto per sabato 15, sempre alle 11.
Il Salone sarà inaugurato giovedì 13 novembre alle 9.30 nella Sala della Scherma, all’interno della Fortezza da Basso, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Dario Nardella, del direttore Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, Anna Maria Buzzi, del presidente di IcomosItalia, Maurizio Di Stefano, del direttoredei Muisei Vaticani, Antonio Paolucci, dall’assessore regionale alla cultura Sara Nocentini, dal presidente del comitato di presidenza dell’Associazione Civita, Gianni Letta, e dal Presidente del Salone, Franco Sottani. (fn)