La vicesindaca Giachi all'inaugurazione della mostra La Pira, l'Europa dei popoli e il mondo: le pietre del dialogo'
«Impressiona vedere cos’è l’Europa oggi e rileggere le sue parole. Le sue visioni erano profezia vivida e reale». È quanto ha sottolineato la vicesindaca e assessora all’università e alla ricerca Cristina Giachi intervenendo, questo pomeriggio alla Biblioteca nazionale centrale, all’inaugurazione della mostra ‘La Pira, l’Europa dei popoli e il mondo: le pietre del dialogo’, allestita nelle sale monumentali (5 novembre-31 dicembre 2014).
Era presente anche la presidente della commissione cultura del consiglio comunale Maria Federica Giuliani.
L’iniziativa, alla quale hanno collaborato all’iniziativa la Fondazione La Pira, l’Istituto Universitario Europeo, la Sovrintendenza Archivistica della Toscana, la Congregazione Camaldolese, è il solo progetto espositivo selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri tra gli eventi della Presidenza italiana per il Semestre europeo.
La mostra vuole proporre il messaggio all’ ‘Europa dei popoli’ di Giorgio La Pira quale fondamento delle istituzioni comunitarie nell’attuale contesto di mondializzazione e globalizzazione dei processi economici, sociali e culturali del secolo XXI, con il risveglio dei continenti asiatici ed africani.
«Quello di La Pira non è un nome che fa la storia di Firenze e basta – ha aggiunto la vicesindaca – ma memoria viva come solo le presenze grandi e vere possono essere. Per questo motivo Giorgio La Pira non cessa di ispirare quanti hanno l’onore e l’onore di occuparsi della ‘cosa pubblica’, gli amministratori, i politici, gli insegnanti, le persone del mondo della cultura». (fn)