Disagio abitativo, Funaro: "Negli ultimi anni sono aumentati gli sfratti. Ci stiamo impegnando per dare risposte che vadano oltre gli alloggi Erp"

L'assessore è intervenuta alla prima Conferenza sulla condizione abitativa in Toscana che si è tenuta stamani in Regione

“Nel Comune di Firenze negli ultimi anni si è assistito ad un trend crescente del disagio abitativo: nel 2013 sono stati eseguiti circa 800 sfratti mentre nel 2014, al 31 ottobre, siamo già a 700”. Lo ha detto l’assessore a Welfare e Casa Sara Funaro intervenendo questa mattina alla prima Conferenza sulla condizione abitativa in Toscana, organizzata dalla Regione in collaborazione con l’Osservatorio sociale regionale.
“Negli ultimi anni la situazione si è andata aggravando e mentre prima c’era comunque un bilanciamento tra gli sfratti per finita locazione e per morosità purtroppo stiamo andando in una direzione nella quale la quasi totalità degli sfratti sono per morosità - ha spiegato l’assessore Funaro -. Noi amministratori ci trovano con una situazione critica da gestire alla quale dobbiamo dare risposte, anche differenziate. Dobbiamo attrezzarci per dare risposte a un disagio vero che non è solo abitativo, ma anche sociale, economico. Siamo di fronte a un disagio totale, a 360°”.
A proposito delle azioni del Comune per far fronte al disagio abitativo, l’assessore Funaro ha spiegato poi che gli alloggi di edilizia residenziale pubblica non sono l’unica risposta: “Solo con gli alloggi Erp non possiamo dare risposte esaustive”. “Ancora non abbiamo riaperto il bando perché abbiamo ritenuto opportuno aspettare la nuova legge regionale che definirà i nuovi criteri di assegnazione - ha aggiunto - ma lo riapriremo presto. Inoltre, abbiamo riattivato la Commissione per il disagio abitativo e per la morosità incolpevole e siamo in attesa dell’erogazione dei fondi bloccati dal Patto di stabilità. Inoltre, stiamo cercando anche delle risorse interne per vedere se riusciamo ad ovviare a questo problema e stiamo facendo ricognizioni per vedere se troviamo delle soluzioni alternative come ad esempio gli alloggi volano in modo da dare risposte temporanee a nuclei familiari che possono cercare di tirare una boccata d’ossigeno e avere un momento per poi cercare di ripartire”. “Siamo in un’epoca in cui l’abitare non può più essere pensato in maniera separata rispetto alla condizione personale di ognuno - ha concluso l’assessore Funaro - e come amministrazione comunale stiamo cercando di lavorare a percorsi di autonomia, per trovare risposte di reinserimento nella società e fare in modo che poi i cittadini riescano ad andare avanti da soli”. (fp)