Corteo studenti, la vicesindaca Giachi: «Lottare per il proprio futuro è giusto. Usare la violenza modo alienato e alienante di affrontare i problemi»
«Protestare e manifestare sono due diritti fondamentali. Gli strumenti per poter rivendicare le proprie legittime istanze ci sono e gli studenti fanno bene a utilizzarli tutti. Se si va in strada e si usa la violenza, invece, si conquistano solamente i titoli dei giornali e dei tg. Ma questi metodi parlano di un modo alienato e alienante di affrontare i problemi, sono un modo per non risolverli affatto». Lo ha detto la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi commentando quanto avvenuto questa mattina, in via Tornabuoni, quando un gruppo di studenti degli istituti superiori, durante un corteo non autorizzato, promosso da persone estranee alla scuola, ha cercato di entrare in via della Vigna Nuova per raggiungere la stazione o i viali di circonvallazione. Il gruppo è stato bloccato da uno schieramento di poliziotti e carabinieri, ed è entrato nel liceo Capponi, occupato dagli studenti.
«Sappiamo tutti quanto sia importante la riforma scolastica – ha ricordato la vicesindaca Giachi – che ha previsto una diretta partecipazione degli studenti alla vita della scuola, ossia alla vita del Paese. Ora, quale apporto culturale saprà dare alla sua scuola chi preferisce usare la violenza per rivendicare i propri diritti?».
«Lottare per il proprio futuro è giusto – ha conclusoCristina Giachi – ma farsi strumentalizzare è pericoloso: si finisce per credere che il modo migliore per essere ascoltati non sia il dibattito democratico e la dialettica ma solo e soltanto la violenza». (fn)