L'assessore Mantovani al Forum Unesco a Nanchino che si è tenuto dal 26 al 29 settembre
C’era anche il Comune di Firenze al Forum Unesco sulla conservazione e rigenerazione del patrimonio culturale nelle città storiche, che si è tenuto dal 26 al 29 settembre a Nanchino, in Cina. A rappresentarlo è stata l’assessore alla Cooperazione e Relazioni internazionali Nicoletta Mantovani.
Il Forum, giunto alla sesta edizione, è dedicato alla discussione e alla condivisione delle migliori pratiche tra le città patrimonio dell’Unesco per cercare di risolvere i problemi relativi alla convivenza tra lo sviluppo e la conservazione del patrimonio culturale. Tra i temi maggiormente trattati nel corso del Forum: la realizzazione di nuove infrastrutture con la conservazione dei luoghi storici.
Il Forum si è concluso con la sottoscrizione della Dichiarazione Unesco di Nanchino dove tutte le città presenti si sono impegnate a mantenere la massima attenzione sul tema della conservazione del patrimonio e sullo scambio delle informazioni tra le città della lista Unesco.
Al Forum oltre a Firenze hanno partecipato le città di Nanchino, Agra (India), Baku (Arzeibajan), Chu Zhou, Daejeon (Corea), Jingzhou, Lhasa, Mogilev (Bielorussia), Suzhou, Suwon, Toledo (Spagna), Xian.
Nel corso della missione a Nanchino, gemellata da 35 anni con Firenze, l’assessore Mantovani ha fatto visita all’orfanotrofio, dove vengono assistiti oltre 800 bambini da 0 a 3 anni e dove dal 2010 ad oggi sono stati adottati 10 bambini da coppie italiane, al Museo cittadino e al Mausoleo dove ha portato un mazzo di fiori in ricordo delle vittime del massacro.
Il Mausoleo ricorda il massacro conosciuto anche come stupro di Nanchino, un insieme di crimini di guerra perpetrati dall’esercito giapponese a Nanchino, in quel periodo capitale della Repubblica di Cina. La città era caduta in mano all’esercito imperiale giapponese il 13 dicembre 1937 e la durata del massacro non è stata definita con sicurezza, anche se si sa che le violenze continuarono almeno per le sei settimane successive, fino all’inizio del febbraio 1938.
Firenze è legata a Nanchino dal patto di gemellaggio che fu sottoscritto nel 1980 dall’allora sindaco Elio Gabbuggiani e fu un’occasione importante di politica internazionale, ponendosi come una delle prime opportunità di apertura al mondo occidentale della realtà cinese, allora particolarmente chiusa nel modello comunista autarchico che ne aveva caratterizzato tutto il periodo seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Firenze, nella scelta di legarsi a Nanchino, antica capitale cinese e moderno centro culturale ed economico, svolse una funzione nazionale e gli echi del rapporto di gemellaggio furono prevalentemente ispirati all’azione politica di solidarietà e di diffusione dello sviluppo della pace e per le relazioni fra i popoli di tutto il mondo. (fp)