Episodio di venerdì scorso in piazza Santa Maria Novella, Giachi: "Le Università devono agire in prima persona nel contrasto a fenomeni di questo genere"
“La condanna dell’Ateneo pisano del comportamento tenuto da alcuni suoi studenti venerdì scorso nel centro di Firenze arriva solo oggi: meglio tardi che mai”. Così la vicesindaca Cristina Giachi commenta la nota dell’Ateneo pisano riferendosi ai circa 200 universitari, per lo più stranieri del programma Erasmus, che si sono dati appuntamento venerdì scorso davanti alla basilica di Santa Maria Novella lasciando un tappeto di cocci, bottiglie rotte e in alcuni casi anche urinando sui muri della chiesa.
“Le Università devono agire in prima persona nel contrasto a fenomeni di questo genere - ha continuato Giachi -. Non possono restare ferme e inermi di fronte a simili indegni atti che colpiscono al cuore le città, in questo caso Firenze. Gli atenei e i campus delle università straniere dovrebbero prevedere sanzioni disciplinari con le quali colpire i comportamenti scorretti, maleducati e oltraggiosi dei propri studenti, che danneggiano il patrimonio artistico della città e la sua immagine”. “L’amministrazione comunale sta facendo la propria parte per far fronte a questi episodi di inciviltà - ha concluso Giachi - e le Università, anche quelle straniere che sono presenti in città, devono fare altrettanto: ci auguriamo che oltre alle lezioni sulle materie oggetto dei vari corsi provvedano a educare i ragazzi al rispetto delle regole più elementari della convivenza civile, del rispetto per il patrimonio comune, e per la bellezza universale di Firenze. Non dovrebbe esservi bisogno di episodi come quelli cui abbiamo assistito nel fine settimana e nelle ultime ore per decidersi a farlo. La società tutta ne sarà loro grata”. (fp)