Festival dei Bambini-Nuovi Mondi/3, partita la campagna di comunicazione ed educazione alimentare
Lasagne al ragù, passato di fagioli, pollo alla cacciatora, insalata ma anche frutta fresca, pane e olio, formaggio e crostata. Voilà, il pranzo è servito. Dagli ‘chef’ delle mense comunali. 300 persone, tra adulti e bambini, hanno partecipato questa mattina, nel chiostro dell’ex facoltà di Magistero, all’evento ‘A mensa! Un refettorio fuori dalla scuola’ in programma al Festival dei Bambini-Nuovi Mondi.
L’iniziativa era stata curata dalla direzione istruzione in collaborazione con Elior Ristorazione, Cir Food, Camst e fornitori toscani.
Nel chiostro dell’antico palazzo di via del Parione si sono potuti assaggiare alcuni piatti che compongono il menù delle mense comunali, forniti da produttori locali.
«È stata anche l’occasione di far partire la nostra campagna di educazione alimentare– ha spiegato l’assessora all’educazione Cristina Giachi – per noi è fondamentale promuovere una sana e corretta alimentazione, informare circa il percorso che gli alimenti fanno per arrivare sulle tavole dei refettori e sensibilizzare i ragazzi ad un consumo consapevole e piacevole dei cibi e ad un atteggiamento di attenzione allo spreco».
In particolare, i temi trattati saranno quelli della filiera corta (da dove vengono le materie prime per la preparazione dei pasti); dell’organizzazione (come viene definito il menu, chi cucina i pasti che ogni giorno arrivano sulle tavole dei bambini); varietà e curiosità dei piatti (l’importanza di assaggiare sempre tutti i piatti presenti nel menu) e spreco (come si combatte lo spreco anche a scuola)
«Abbiamo deciso di identificare la campagna con un personaggio testimonial, la ‘tartaruga con la vela’ – ha aggiunto l’assessora Giachi – che accompagni con l’ausilio di alcuni strumenti (pannelli, menu, schede, app) i bambini in questo lungo percorso alla scoperta del mondo dell’alimentazione. La tartaruga con la vela a Firenze è un personaggio importante. Simboleggia la saggezza, rappresenta il detto ‘Festina lente’, ‘affrettati lentamente’ che significa compiere un’azione con prudenza».
Ma la tartaruga non ha ancora un nome, sarà quindi compito dei ragazzi dargliene uno: dalla metà di aprile su un sito internet appositamente costruito i bambini potranno votare il nome che preferiscono.
«Con la presentazione di oggi – ha concluso Cristina Giachi – ha avuto inizio il percorso che porteremo avanti nei prossimi mesi e nel prossimo anno scolastico».
Il progetto è promosso dal Comune di Firenze in partnership con Camst, CIR food e Elior. (fn)