Il vicesindaco Nardella al convegno Fiaip: "Sulle politiche abitative servono strategie condivise"
Una maggiore condivisione tra enti locali e livello nazionale per politiche abitative più rispondenti ai bisogni dei cittadini. È quanto auspica il vicesindaco Dario Nardella che oggi è intervenuto al convegno “Qualità della vita e politiche abitative” promosso dalla Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e ospitato nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio.
“Il rapporto tra qualità della vita e politiche abitative è il frutto di decisioni che nascono dal basso e dall’alto, ovvero da un lato dalla programmazione urbanistica e delle politiche di edilizia residenziale pubblica proprie degli enti locali e dall’altro dalle norme varate dal governo e dal legislatore – ha esordito il vicesindaco –. Per questo non possiamo immaginare strategie separate: quello che viene deciso a livello nazionale, a partire dalla tassazione sulla casa, non può prescindere dal locale e viceversa. A livello nazionale servono quindi sensibilità e idee chiare, soluzioni ai problemi dei cittadini e una maggiore concertazione con gli enti locali”.
Il vicesindaco Nardella ha ricordato anche gli interventi effettuati dall’Amministrazione in questi cinque anni sia nell’ambito dell’Edilizia residenziale pubblica (con i circa 1.500 alloggi consegnati, l’avvio di un programma di ristrutturazione delle case con particolare attenzione all’innovazione e all’ambiente, la destinazione di parte degli utili di Casa Spa alla riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico, l’avvio di interventi pilota di auto recupero e cohousing) sia della programmazione urbanistica partendo dal Piano Strutturale a volumi zero che privilegia quindi il recupero di immobili vuoti e inutilizzati. “In cinque anni abbiamo approvato il Piano Strutturale – ha aggiunto il vicesindaco – e ora ci apprestiamo a varare i due strumenti attuativi più importanti, ovvero regolamento edilizio e urbanistico. Firenze è una delle poche città che in così poco tempo, dopo venti anni di attese, è riuscita a centrare questo obiettivo. Con la sua programmazione urbanistica questa Amministrazione ha puntato molto sulla sostenibilità: la vera scommessa delle città italiane non quella del costruire ex novo, ma di riconvertire i tanti edifici presenti sul territorio, spesso addirittura nei centri storici. Per questo abbiamo incentivato la residenza, la riqualificazione delle periferie. Si possono fare delle buone politiche abitative senza cementificare, chiamando il legislatore nazionale alle proprie responsabilità, puntando sull’architettura innovativa e sulla sostenibilità ambientale perché da qui passa la scommessa della qualità abitativa e della qualità della vita” ha concluso Nardella. (mf)