L'assessora Giachi all'inaugurazione del ‘Laboratorio modelli per l'architettura'

La cattedra è scomparsa e la lavagna pure. Gli strumenti, invece, sono quanto di meglio offre la tecnologia: due tagliatrici laser di ultima generazione, sei stampanti tridimensionali, laser scanner e attrezzature per avviare i processi di reverse engineering, cioè di digitalizzazione di oggetti fisici, per l’analisi o rimodellazione computerizzata. È stato inaugurato questa mattina, nel plesso didattico di via della Mattonaia, il ‘Laboratorio modelli per l’architettura’, uno dei dodici attivi nel dipartimento.
Erano presenti, tra gli altri, il rettore Alberto Tesi e l’assessora all’università e alla ricerca Cristina Giachi.
All’interno del laboratorio sarà attivo un servizio assistenza e tutoraggio dove i ragazzi potranno acquisire le tecniche per l’assemblaggio e la rifinitura dei loro modelli. Sempre a questo scopo saranno avviati brevi corsi specifici per imparare, ad esempio, come passare dal disegno al prodotto finale.
«La crisi riduce il pil, abbatte la produzione industriale, ma non deve spegnere la creatività – ha dichiarato l’assessora Giachi – il ruolo della politica è sostenere gli investimenti nel futuro, in esperienze d’avanguardia come questa. Questo laboratorio servirà per stimolare la fantasia e la creatività degli studenti: promuovere il talento e l’ingegno è l'unico modo per ridare slancio all'economia».
Il laboratorio, inoltre, accoglierà al suo interno dei tirocinanti e si aprirà anche all’esterno. «Una scelta importante – ha rilevato l’assessora Giachi – il percorso che porta dalle aule universitarie alle imprese, dall’ideazione direttamente alla produzione è fondamentale per dare una risposta a tanti giovani che cercano lavoro». (fn)