Cyberbullismo, a Firenze fa tappa la campagna per l'uso consapevole della rete
Vivono in rete, i bambini digitali. Navigano sul web con naturalezza, si incontrano su Facebook, visitano Yuotube, si iscrivono e frequentano i forum, rispondono ai blog, chattano ma, soprattutto, ignorano i rischi, le insidie nascoste, la possibilità di molestie. Per fronteggiare questa nuova emergenza la polizia ha lanciato ‘Una vita da social’, la campagna di prevenzione per l’uso consapevole dei social network e di internet. L’iniziativa, che oggi ha fatto tappa a Firenze per poi in altre città italiane, si avvale della collaborazione del ministero della pubblica istruzione e di alcune delle più importanti società che a vario titolo operano sul web: Facebook, Fastweb, Google, H3G, Libero.it, Microsoft, Poste Italiane, TelecomItalia, Skuola.net, Virgilio.it, Vodafone, Wind e Youtube.
Tra i testimonial della campagna Fiorello e Leonardo Pieraccioni.
Questa mattina, in piazza Santissima Annunziata, è stato attrezzato uno studio mobile dove gli studenti fiorentini (tre classi della scuola secondaria di primo grado e due della primaria) hanno potuto assistere a proiezioni e incontrare una serie di esperti che hanno spiegato come usare correttamente i social network e illustrato i pericoli della navigazione on line, in particolare il cyberbullismo, l’adescamento e i furti di identità.
Erano presenti, tra gli altri, l’assesora all’educazione Cristina Giachi, il prefetto Luigi Varratta, il questore Raffaele Micillo e Alfredo Pinto, dirigente del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Firenze.
«Il mondo virtuale nasconde insidie inaspettate – ha sottolineato l’assessora Giachi- e su questi rischi vogliamo sensibilizzare la scuola, le famiglie e gli stessi ragazzi. Non permettere ai giovani di usare liberamente il computer è impossibile, oltre che inutile, è meglio educarli a un utilizzo sano, consapevole, attento; metterli in guardia dai pericoli dello strumento, importante ma pieno di insidie e pericoli».
«Un evento così organizzato – ha sottolineato Alfredo Pinto, dirigente del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Firenze - contribuiscea rafforzare il rapporto tra le istituzioni e i cittadini e in particolare con le nuove generazioni di studenti. In questa era globalizzata, nella quale le tematiche inerenti ai pericoli della navigazione online e alle problematiche giovanili sull'utilizzo improprio dei social network sono molto sentite, è nostro dovere trasmettere il buon uso e corretto utilizzo della rete e delle sue enormi potenzialità tramite un approccio consapevole». (fn)