Presentata la ristampa del disco 'Il grande ritmo dei treni neri'

L'album è uscito grazie all'etichetta fiorentina 'Il popolo del blues'

Era un disco particolare che univa soul e cantautorato italiano. Si chiamava 'Il grande ritmo dei treni neri' e aveva come ospiti Dr.John e i Memphis Horns. A quasi trent’anni di distanza l'album è stato ristampato: a presentarlo, questa mattina a Palazzo Vecchio, la vicesindaca Cristina Giachi e Michele Manzotti dell'associazione Il Popolo del Blues, l’etichetta fiorentina che ha reso possibile questa iniziativa.
Nel 1988 il bluesman di New Orleans Dr.John era a Roma per partecipare alla trasmissione tv della Rai 'Doc' condotta da Renzo Arbore. In redazione lavorava Ernesto de Pascale che nella vita era anche musicista e che in quegli anni condivideva note e palco con un gruppo chiamato Hypnodance. Si conobbero e subito nacque un'empatia musicale che sfociò in una collaborazione. Dr John suonò nel disco uscito a nome del cantante del gruppo, Massimo Altomare. E si divertì talmente tanto che rinunciò ai 200 dollari pattuiti per l'incisione in cambio di un cappello di paglia di Firenze. Il disco si chiama Il grande ritmo dei treni neri e a distanza di quasi trent'anni è stato ristampato per Il Popolo del Blues, il marchio che Ernesto de Pascale, oggi scomparso, ha fondato nel 1995. L’album (con distribuzione Audioglobe) esce a nome dei tre musicisti che pensarono il progetto, ovvero i già citati Altomare, de Pascale e Roberto Terzani.Un'immersione nella black music fatta con anima italiana. Funky, Soul, Rhythm'n'blues lasciano da una parte la più naturale espressione in inglese per raggiungere un pubblico diverso. Tra gli altri ospiti illustri dall'estero, furono coinvolti anche i Memphis Horns e l'armonicista Andy J Forrest. Infine, questo disco era uscito solo in vinile. Per questo gli appassionati avranno un motivo in più per divertirsi, oggi come allora.
«Questo disco dimostra la capacità degli artisti italiani di misurasi con generi musicali nati in contesti lontani - ha rilevato la vicesindaca Cristina Giachi – questa ristampa permete non solo di far conoscere un pezzo importante di storia musicale italiana ma è anche un modo per ricordare e celebrare un personaggio di grande valore come Ernesto de Pascale. La sua è stata una presenza importante sia per le istituzioni che per quei tantissimi giovani ai quali ha saputo insegnare cosa volesse dire fare musica e lavorare con la musica». (fn)