Rilancio Fortezza da Basso, via libera della giunta al progetto definitivo per il restauro e la valorizzazione
Via libera al progetto definitivo per il restauro e la valorizzazione del ‘sistema Fortezza da Basso’. La giunta di Palazzo Vecchio ha approvato in linea tecnica il progetto complessivo elaborato dai Servizi tecnici del Comune e presentato dall’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra. Un intervento da oltre 142milioni di euro per la demolizione e ricostruzione del padiglione Cavaniglia, la rifunzionalizzazione e implementazione delle altre strutture e la realizzazione del nuovo padiglione Bellavista. Un progetto complessivo che si compone di 26 relazioni fra specialistiche e disciplinari tecnici, 47 tavole di proposta progettuale architettonica, 12 documenti sullo studio delle strutture, 39 tavole per la definizione degli impianti elettrico e meccanico e 49 tavole di rilievo e progetto della parte monumentale.
Il rilancio della Fortezza da Basso rientra nell’ambito del protocollo di intesa tra Regione, Comune, Città metropolitana e Camera di Commercio sottoscritto nell’ottobre 2015 dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dal sindaco Dario Nardella e dal presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi.
“Andiamo avanti con il piano di valorizzazione della Fortezza da Basso – ha detto Perra – Quello di oggi è un passo importante perché dà il via libera al progetto definitivo elaborato dal Comune di Firenze con l’obiettivo di consolidare il ruolo nazionale e internazionale della Fortezza come polo espositivo e congressuale. Un intervento – ha proseguito Perra – che consentirà anche una nuova fruizione della struttura da parte della città, grazie all’integrazione nel tessuto urbano e alla previsione di uso pubblico delle piazze e degli spazi verdi”.
Gli interventi previsti nel progetto definitivo riguardano l’incremento delle dotazioni fieristico-congressuali con la demolizione e ricostruzione del padiglione Cavaniglia per realizzare una nuova struttura capace di accogliere fino a 5mila visitatori; il consolidamento strutturale del padiglione Spadolini per conservarne l’enorme potenzialità espositiva di circa 27mila metri quadrati; la realizzazione di un nuovo padiglione espositivo (il Bellavista) per incrementare la superficie utile del complesso secondo le previsioni urbanistiche; il recupero e l’implementazione del padiglione Imperiale e del padiglione Ronda.
Tutte le nuove architetture di progetto ricostituiscono morfologicamente i bastioni perduti nel corso del tempo e sono ispirate al confronto con il monumento cinquecentesco di cui recuperano il disegno e la composizione formale della cortina difensiva ideata dal Sangallo. Anche le scelte cromatiche prevedono l’utilizzo di un mix di colori evocativi ma non imitativi della struttura cinquecentesca. Dal punto di vista strutturale, i progetti dei nuovi padiglioni Cavaniglia e Bellavista prevedono elementi portanti che costituiscono l’ossatura della copertura, in modo da garantire facilità di montaggio, snellezza strutturale e assicurare il rispetto dei requisiti progettuali. Il materiale di costruzione sarà l’acciaio, mentre gli elementi verticali e le fondazioni saranno realizzate in cemento.
Gli interventi in ambito monumentale hanno previsto anche la creazione di un percorso turistico-museale aereo che permetta di accedere al camminamento di ronda posto sulla sommità della cortina muraria, dal quale sarà possibile percorrere buona parte del perimetro dell’intera Fortezza e visitare le cannoniere residue e la suggestiva galleria ipogea ‘di contromina’ situata al piede del bastione che le collega. Per la redazione del progetto è stato necessario elaborare studi botanici che hanno permesso di individuare ed eliminare la vegetazione infestante che aveva totalmente ostruito i bastioni Bellavista e Rastriglia.
Il progetto ha previsto uno studio sui flussi fieristici fornendo nuove indicazioni sulla destinazione dell’intero piazzale Montelungo (lato ferrovia della Fortezza) a parcheggio scambiatore per le merci in transito da e per la Fortezza. Completa il progetto lo studio di una innovativa centrale di trigenerazione, alimentata a gas metano ad integrazione dell’impianto di climatizzazione estivo/invernale localizzata negli spazi attualmente occupati dagli impianti del padiglione Spadolini, capace di garantire il confort termico di tutti i padiglioni espositivi. (sc)