Porte Sante, i padri olivetani effettueranno servizi di sorveglianza, controllo e informazione a cittadini e visitatori

Via libera della Giunta ai lavori per la messa in sicurezza delle cappelle adiacenti i bastioni lungo i camminamenti della cinta muraria

I servizi di sorveglianza, controllo e informazione a cittadini e visitatori all’interno del cimitero monumentale delle Porte Sante saranno effettuati dai padri olivetani dell'abbazia di San Miniato al Monte: è quanto prevede la convenzione firmata tra l'assessorato al Welfare guidato da Sara Funaro e la Congregazione benedettina olivetana che risiede stabilmente nella basilica. "La firma di questa convenzione é un altro passo in avanti verso la realizzazione del nostro ampio progetto di riqualificazione, valorizzazione e incremento della sorveglianza nei nostri cimiteri - ha detto l'assessore Funaro -, dove i cittadini hanno il diritto di sentirsi sicuri, quando sono in visita alle tombe dei propri cari defunti, e di sapere che i loculi sono sorvegliati contro i vandali. La convenzione, oltre che ai fiorentini, pensa anche ai visitatori che in numero sempre maggiore visitano le Porte Sante". "La convenzione é anche un ulteriore tassello che va a rafforzare la collaborazione con padre Bernardo e la Congregazione benedettina olivetana - ha continuato l'assessore - che già si danno molto da fare per il cimitero delle Porte Sante, collaborando ad esempio con le scuole di restauro cittadine per il recupero delle tombe monumentali danneggiate dal maltempo, e per promuovere il carattere solidale della città. Penso, tanto per fare un esempio, alla collaborazione con la Stanza accanto". In base a quanto previsto dalla convenzione, della durata di un anno ma rinnovabile, sarà compito del Padre superiore o di un suo delegato mantenere la sorveglianza attiva all’interno del cimitero, aggiuntiva all’impianto di videosorveglianza presente, in particolare negli orari non coperti dagli operatori cimiteriali, così da poter intervenire prontamente e, se necessario, avvertire gli uffici preposti o le forze dell’ordine. A questo compito se ne aggiungo altri come, ad esempio, mantenere la vigilanza sul comportamento dei visitatori e dei turisti che frequentano giornalmente il cimitero facendo attenzione, in particolare, che non vengano arrecati danni all’area cimiteriale durante le ore di apertura al pubblico; assicurare la collaborazione e il supporto logistico/informativo alle associazioni di volontariato convenzionate con il Comune, che si occupano della piccola manutenzione di alcuni monumenti funebri presenti nel cimitero, e alle scuole di restauro convenzionate con il Comune, in particolare ai gruppi di studenti e professori che si occupano del restauro conservativo di alcune tombe monumentali; fornire ai visitatori, quando richiesto, le informazioni storico-artistiche in merito alla collocazione dei vari sepolcreti, cappelle e altri manufatti di pregio all’interno del Cimitero e assicurare supporto informativo/formativo ad associazioni di volontariato individuate dall’amministrazione comunale per l’organizzazione di iniziative culturali all’interno del cimitero. Per quanto riguarda gli eventi è prevista anche la disponibilità per l’organizzazione di iniziative a carattere culturale condivise e in linea con il decoro del luogo da realizzarsi a cura dell’amministrazione comunale, mentre in accordo con la Direzione Servizi sociali, è stabilito nella convenzione che vengano forniti tutti i supporti informativi (cartacei ed altro) utili ad una migliore fruizione da parte dei visitatori. Nell’espletamento dei propri compiti, il Padre superiore o il suo delegato sarà coadiuvato dall’operatore cimiteriale in servizio con la funzione di ‘capo squadra’ addetto alle Porte Sante. Il cimitero monumentale è stato al centro anche dell’ultima giunta che, approvando la delibera dell’assessore al Welfare Sara Funaro, ha dato il via libera ai lavori per la messa in sicurezza delle cappelle adiacenti i bastioni lungo i camminamenti della cinta muraria per una valore complessivo di 450mila euro. Si tratta della seconda fase di messa in sicurezza: i nuovi lavori sono infatti il proseguo dell’intervento avviato presso le tre cappelle d’angolo del bastione a partire dal 2013-2014, quando sono stati realizzati interventi strutturali nella zona denominata Pian di Scò. (fp)