Icché ci vah ci vole!, al via a Villa Favard il festival fiorentino open source di musica, arte e artigianato

Tre giorni di musica, arte e artigianato per ‘riattivare’ aree urbane in modalità open source. È Icché ci vah ci vole!, il festival fiorentino che dopo tre edizioni al giardino della Carraia in San Niccolò si sposta al giardino di Villa Favard. L’appuntamento, in programma da oggi a domenica 18 settembre, è stato presentato questa mattina a Villa Favard dall’assessore allo Sport e Politiche giovanili Andrea Vannucci, dal presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, dal consigliere delegato alle Politiche giovanili Cosimo Guccione, dal presidente dell'associazione No Dump Antonio Bagni e dal presidente dell'associazione Riot Van Mauro Andreani.
“Una manifestazione dalla forte impronta civica – ha detto Vannucci – quella di individuare un luogo e rivitalizzarlo attraverso attività a valore profondamente culturale e sociale. Un festival che dura tre giorni, ma che in realtà è lungo un intero anno di progettazione e preparazione”.
“Cento ragazzi si sono messi insieme per creare un grande evento – ha detto Guccione – Giovani che dimostrano come a Firenze ci sia voglia di mettersi insieme per realizzare eventi culturali. Una dimostrazione concreta di come, col volontariato, si possa costruire una manifestazione bella e gratificante”.
“Il parco di Villa Favard si presta molto a questo tipo di occasioni – ha ricordato Pierguidi – Un evento che ha coinvolto volontari e professionisti e per il quale gli organizzatori, con l’aiuto dei migranti, si sono impegnati a ripulire il parco”.
L’evento è organizzato da un gruppo di associazioni culturali nell'ambito dell'Estate Fiorentina. Obiettivo quello di riqualificare uno spazio troppe volte dimenticato, creando al tempo stesso un modello operativo esportabile altrove per la riattivazione di aree urbane in disuso. (sc-s.spa)