Riduzione dei disastri, firmato dal sindaco Renzi il protocollo di adesione alla campagna Onu

L'accordo è stato sottoscritto oggi in Campidoglio

Firenze aderisce alla campagna Onu per la riduzione dei disastri. Il sindaco Matteo Renzi ha firmato oggi a Roma, in Campidoglio, un protocollo d’intesa con la Protezione civile e il rappresentante speciale dell’Onu per la riduzione dei disastri, Margareta Wahlostrom, di adesione alla campagna della United Nations International Strategy for Disaster Risk Reduction (Unisdr) dal titolo “Making Cities Resilient. My city is getting ready!”.
La campagna, lanciata nel 2010 a Bonn, mira a far crescere la consapevolezza dell’importanza della riduzione dei rischi a livello locale.
L’accordo è stato siglato anche dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della Conferenza dei Paesi euro-meditteranei sul bilancio, a cinque anni dall’adozione, del programma delle Nazioni Unite “Hyogo Framework for Actions”.
Firenze, come Roma, si impegna quindi ad attuare un piano in dieci punti che prevede, tra l’altro, di istituire, nell’ambito dell’amministrazione locale, una struttura di coordinamento per individuare e ridurre il rischio di disastri, basata sulla partecipazione dei gruppi di cittadini e su alleanze con la società civile; stanziare risorse specifiche per ridurre il rischio di disastri e incentivi ai proprietari di abitazioni, famiglie a basso reddito, imprese e alla comunità in generale perché investano nella riduzione del rischio; mantenere un sistema aggiornato di dati sui rischi e le vulnerabilità locali, realizzare valutazioni di rischio e tenerne conto come base nei piani e nelle decisioni sullo sviluppo urbanistico delle città; investire nelle infrastrutture che riducono i rischi, quali opere per la regimazione idrica, garantendone la manutenzione e i necessari adeguamenti al cambiamento climatico; verificare la sicurezza di tutte le scuole e delle strutture sanitarie e adeguarle se necessario; introdurre e applicare criteri adeguati ai rischi nei regolamenti edilizi e nella pianificazione dell’uso dei suoli; garantire che siano messi in atto programmi di formazione ed educazione sulla riduzione dei rischi di disastri nelle scuole e nelle comunità locali, implementare sistemi locali di monitoraggio per il sistema di allerta preventivo e piani di gestione delle emergenze e realizzare regolarmente esercitazioni che coinvolgano la cittadinanza. (fp)