Giglio della Liberazione, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la cerimonia solenne
Si è svolta questo pomeriggio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la cerimonia solenne di attribuzione del Giglio della Liberazione, riconoscimento che sarà dato a tutti coloro che si sono adoperati attivamente, e anche in modo informale, contro il nazifascismo a Firenze tra l’8 settembre 1943 e l’agosto 1944, contribuendo alla Liberazione della città e alla rinascita della democrazia in Italia. In memoria di coloro che sono scomparsi, alla cerimonia, molto partecipata, c’erano i familiari.
“Questo era un impegno preso fin dalla prima celebrazione della Liberazione di Firenze del mio mandato, vale a dire l’11 agosto 2009 - ha detto il sindaco Renzi -. Abbiamo scelto la giornata di oggi perché è una data simbolica. Il 30 novembre 1786 da Palazzo Vecchio partì un gesto di civiltà e di libertà: per la prima volta al mondo una città, con il Granducato, aboliva la pena di morte per decisione presa in questo Palazzo. Era una decisione destinata a cambiare la storia”.
“Oggi - ha aggiunto il primo cittadino - ricordiamo un’altra liberazione che ha prodotto a Firenze, patria della bellezza, un’occasione di democrazia conquistata dai fiorentini. Oggi diciamo un grazie a quelli che allora combatterono per la nostra libertà. È importante che una città non dimentichi. Siamo in un momento in cui si tende a cancellare la memoria e nel quale c’è bisogno di riaffermare il valore della libertà e della democrazia”.
Agli ex partigiani, combattenti e resistenti presenti o ai loro familiari - in tutto 520 persone - saranno inviate a casa una spilla raffigurante il Giglio, simbolo di Firenze, e una pergamena attestante il riconoscimento.
Alla fine della cerimonia, che si è aperta e conclusa con lo squillo delle chiarine, è stato proiettato il documentario dal titolo “Firenze 1944”, realizzato da Amerigo Gomez e Victor De Sanctis. (fp)