Inaugurato il nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli

Renzi: "La giustizia sia un patrimonio di regole condivise da cui ripartire"

Una ‘casa’ per giudici e avvocati, seconda per estensione solo a Torino, che caratterizzerà sempre di più il quartiere di Novoli e cambierà anche lo skyline di Firenze competendo, quanto ad altezza, con la Cupola del Brunelleschi e la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio. E’ il nuovo Palazzo di Giustizia, inaugurato stamani alla presenza del ministro della Giustizia Paola Severino.
Il Palazzo interessa un’area di tre ettari, con una superficie utile di circa 135.000 metri quadrati, un volume di 520.000 metri cubi, distribuito all’interno di quindici corpi di fabbrica. L’altezza massima fuori terra è di 76 metri.
La realizzazione dell’edificio è stata curata dal Comune di Firenze con finanziamento del Ministero della Giustizia. L’importo complessivo del finanziamento dei lavori è di circa 138.000.000 euro (Iva compresa). Sono invece state realizzate con oneri a carico del Comune tutte le sistemazioni esterne (comprese due piazze, il controviale di viale Guidoni con verde e arredo urbano, l'area sosta a disposizione delle auto di servizio degli uffici giudiziari). Ulteriori fondi del Ministero, 5,6 milioni, sono stati ottenuti per il sistema di sicurezza e per gli arredi. All’interno del palazzo è stato realizzato anche un asilo nido per 36 posti per i dipendenti degli uffici giudiziari. Il trasloco degli uffici giudiziari è cominciato nelle scorse settimane e continuerà fino a quando l’immobile non sarà completamente a regime.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al ministro Severino e alle autorità militari e alle forze dell’ordine, anche il sindaco Matteo Renzi, il presidente della Corte d’Appello Fabio Massimo Drago, il procuratore generale della Toscana Beniamino Deidda, il presidente dell’ordine degli avvocati Sergio Paparo, il prefetto Paolo Padoin, monsignor Giuseppe Betori, il presidente della Regione Enrico Rossi, il presidente del tribunale Enrico Ognibene, il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi.
“Questa struttura - ha sottolineato Renzi - ha avuto un iter complesso, il primo atto urbanistico risale al 1995 e la posa della prima pietra al 1999, ma adesso finalmente abbiamo dimostrato che le scommesse, anche se con un po’ di fatica, si possono vincere. Dopo 30 anni di procedure e anche di discussioni i fiorentini hanno una nuova ‘casa’ della giustizia”.
“Credo - ha continuato - che la giustizia abbia bisogno di ritrovare quella credibilità che è in qualche modo anche l’obiettivo di questo palazzo. Mi auguro che il Governo scriva una pagina nuova su questo tema. Mi piace pensare che questo grande palazzo possa aiutare Firenze e tutto il Paese a dire, come sosteneva Calamandrei anche se in un contesto completamente diverso, che ‘abbiamo ritrovato la Patria’, abbiamo cioè ritrovato gli elementi su cui esprimere delle valutazioni condivise e non una costante tensione”.
Renzi ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione del nuovo palazzo, compresi i precedenti sindaci e Governi, e “in particolare il ministro Alfano che, in un momento di difficoltà ha voluto collaborare con grande senso di collaborazione istituzionale”, e ha ricordato che adesso si aprono nuove sfide per la città, ovvero ridisegnare alcuni contenitori del centro storico da dove stanno traslocando gli uffici giudiziari (San Firenze, San Martino, Corte d’Appello) e completare lo sviluppo di Novoli “facendo diventare centrale la periferia”. (edl)