157/o anniversario della Polizia Municipale, oggi la cerimonia in Palazzo Vecchio

Il sindaco Renzi: "Un grazie ai vigili per il loro lavoro". Il giglio di Firenze torna sul copricapo degli agenti

Il giglio di Firenze è tornato sul copricapo dei vigili fiorentini. È stata la comandante Antonella Manzione ad annunciare il ritorno del simbolo della città sul berretto degli agenti nel corso della cerimonia per il 157/o anniversario della fondazione del corpo che si è svolta oggi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza del sindaco Matteo Renzi e del prefetto di Firenze Paolo Padoin.
“La scelta di riportare il giglio sul copricapo degli agenti è la testimonianza del legame stretto della Polizia Municipale con la città e la sua storia – ha sottolineato il sindaco Renzi –. Non si tratta solo di una dichiarazione di orgoglio per le proprie origini, ma rappresenta l’impegno e la responsabilità che ogni giorno i vigili dimostrano per la città”. Un impegno per il quale il sindaco ha ringraziato gli “828 vigili, ad iniziare dalla comandante Manzione. Un grazie particolare va poi ai quei 31 che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche per essere rimasti contusi in servizio. E un grazie ai cittadini che ogni giorno ci danno una mano nel nostro impegno per migliorare Firenze”. Il sindaco ha poi sottolineato il dato positivo registrato in materia di incidenti stradali mortali (passati dai 23 del 2010 ai 5 registrati dal primo gennaio) ribadendo però la necessità di continuare a impegnarsi al massimo sul fronte della sicurezza stradale: “Cinque incidenti mortali sono sempre troppi”.
La comandante Manzione ha ricordato alcune operazioni particolarmente significative effettuate dalla Polizia Municipale dall’inizio dell’anno, alcune in collaborazione e sinergia con le altre forze di polizia. Tra queste l’intervento che ha portato alla scoperta, nel febbraio scorso, di alcuni capannoni utilizzati sia come laboratori che come abitazioni a Novoli; oppure i controlli effettuati in via Palazzuolo mirati all’utilizzo dei fondi commerciali da cui ha preso il via una indagine conclusasi con il sequestro di oltre 14.500 componenti elettronici non in regola con le norme CE. Rimanendo sui numeri, la comandante ha sottolineato il grande impegno della Polizia Municipale sul fronte della sicurezza stradale: “Dal primo gennaio al 31 agosto abbiamo effettuato 4.556 alcol test a fronte dei 2.960 dello stesso periodo dell’anno scorso, con una media di 16/17 al giorno”. A questi si aggiungono le 139 denunce per guida in stato di ebbrezza e di alterazione da sostanze stupefacenti. Senza dimenticare poi il ruolo di pronto intervento svolto dalla Polizia Municipale, lavoro testimoniato dalle oltre 29.400 telefonate ricevute dalla Centrale Operativa (con una media di 122 al giorno) cui si aggiungono le oltre 1.100 arrivate alle sedi distaccate (sempre dall’1/1 al 31/8). A dimostrazione di come la Polizia Municipale venga percepita dai cittadini quale primo referente in caso di necessità.
Le celebrazioni erano cominciate stamani con la deposizione di una corona ai caduti a Palazzo Poniatowski Guadagni e la messa celebrata nella Basilica di Santa Maria del Fiore dall’arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori. La cerimonia in Palazzo Vecchio si è conclusa con la consegna dei riconoscimenti ai membri del corpo che si sono distinti in operazioni particolarmente meritevoli. In totale si tratta di otto encomi che sono stati assegnati, in gran parte, ad altrettanti agenti per interventi al di fuori dell’orario di lavoro.
Il primo è stato assegnato a Donatella Cereda per il suo intervento che ha consentito l’arresto di un malvivente che aveva appena effettuato una rapina. “Libera dal servizio – si legge nella motivazione – veniva richiamata dalla grida del proprietario di una panetteria… che stava inseguendo l’autore di una rapina…. A bordo della propria auto si poneva all’inseguimento.. riuscendo a raggiungerlo. Veniva così recuperata la refurtiva… e il malvivente tratto in arresto. Il riconoscimento è conferito per la determinazione, la prontezza di spirito, il coraggio e l’attaccamento al ruolo dimostrati”.
Identica la motivazione del secondo encomio andato a Edoardo Ciolli. L’agente, anche lui libero dal servizio, è intervenuto in soccorso di un anziano cui era stato appena rubato il portafoglio contenente i soldi della pensione appena ritirata. “Con immediata prontezza di riflessi, individuava l’autore del fatto e ne bloccava la fuga, consentendone l’arresto con l’aiuto di passanti intervenuti a supporto ed assicurando la restituzione del denaro al legittimo proprietario”.
Il terzo encomio è stato assegnato a Simone Favilli per il suo intervento a seguito di un incidente stradale avvenuto a Porta a Prato “nel quale – si legge nella motivazione - un conducente di velocipede riportava gravi lesioni. Si attivava immediatamente, insieme ad altro collega sopraggiunto, per eseguire le manovre di primo soccorso, riuscendo a riportare il ferito a respirazione autonoma prima dell’arrivo dell’ambulanza.Il riconoscimento è conferito per la capacità di autodeterminazione, e il senso di responsabilità dimostrati”.
Anche il quarto encomio è stato assegnato a un agente per un suo intervento in occasione di un incidente stradale e sempre “per la capacità di autodeterminazione,e il senso di responsabilitàdimostrati”. Si tratta di Lorenzo Maschio che, pur libero dal servizio, avuta la notizia di un incidente si è precipitato sul posto “per fornire la necessaria assistenza ed insieme ad altro collega di reparto, intervenuto per il rilievo dell’incidente, constatate le gravi lesioni riportate dal conducente di un velocipede coinvolto, si è attivato immediatamenteper eseguire le manovre di primo soccorso, riuscendo a riportare il ferito a respirazione autonoma prima dell’arrivo dell’ambulanza”. Il quinto encomio è stato assegnato a Lorenzo Nigro per il suo intervento in un caso di aggressione ai danni di una donna. “Dopo averle prestato soccorso e… assicuratosi dell’arrivo imminente dell’ambulanza, si lanciava all’inseguimento dell’aggressore. Riusciva a raggiungerlo dopo una corsa di centinaia di metri e ad immobilizzarlo, assicurandolo alla giustizia.Il riconoscimento – si legge nella motivazione - è conferito per il senso del dovere, la prontezza di riflessi e la rapidità di determinazione dimostrati”. A Massimiliano Scardigli è andato l’encomio numero sei per aver fermato e arrestato un ladro: il vigile, libero da servizio, stava viaggiando a bordo di un autobus quando si è accorto “del furto flagrante ai danni di una donna da parte di un uomo che le apriva la borsa dissimulando il gesto in quanto faceva uscire le mani dalle tasche del proprio cappotto appositamente tagliate. Intervenuto immediatamente, riusciva a bloccare il malvivente che veniva arrestato ed a recuperare la refurtiva, che veniva restituita all’avente titolo. Il riconoscimento è conferito per la lucidità, la prontezza di riflessi e l’attaccamento al ruolo dimostrati”.
Il settimo e l’ottavo encomio sono andati a Massimiliano Focardi e Andrea Zaccherelli per il loro intervento in occasione di un incidente stradale. “Mentre erano in corso i rilievi e l’attività di viabilità manuale di rito – si legge nella motivazione - si avvedeva dello stato della conducente di uno dei veicoli coinvolti, colpita da crisi epilettica e priva di sensi. Unitamente al collega estraeva quindi prontamente la donna dall’abitacolo e provvedeva ad attuare le manovre di primo soccorso, in particolare evitandole il soffocamento, tanto che la stessa riprendeva respirazione regolare ed autonoma all’arrivo del personale medico. Il riconoscimento è conferito per la prontezza di riflessi, la determinazione e la professionalità dimostrati”. (mf)
 

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