Strings City, in oltre 7.000 per il grande festival diffuso di musica a corde

La maratona il 2 e 3 dicembre con 80 momenti musicali in 50 luoghi della cultura

Oltre 7000 spettatori, un pubblico vario composto da famiglie, musicisti e semplici appassionati, ha parteci-pato sabato 2 e domenica 3 dicembre a Strings City, il grande festival diffuso di musica nei musei e nei luoghi di cultura che ha trasformato Firenze e alcuni comuni della Città Metropolitana nella capitale della musica a corda, con 80 eventi in meno di 48 ore.
Dal Teatro della Pergola alla Biblioteca Medicea Laurenziana, dal Complesso Monumentale di Santa Croce all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri - in cui è stato suonato il pianoforte regalato da Einstein alla sorella - da Palazzo Davanzati al Salone Magliabechiano degli Uffizi fino all’Archivio di Stato e all’Opificio delle Pietre Dure. Sono 50 i luoghi di Firenze e della provincia (nei comuni di Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa e Scandicci) in cui la musica ha risuonato per il grande evento corale, a ingresso gratuito.
Strings City è un’iniziativa del Comune di Firenze, a cura di Scuola di Musica di Fiesole, capofila del pro-getto, con Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra della To-scana, con la partecipazione di Amici della Musica di Firenze e Orchestra da Camera Fiorentina, con il contributo della Città Metropolitana di Firenze e con il sostegno di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori.
“Iniziative come questa – commenta il sindaco Dario Nardella – smentiscono chi pensa che esista solo un pubblico poco curioso che cerca solo spettacoli ‘di cassetta’: portare oltre 7000 persone a concerti di musica classica, e in particolare a concerti di soli strumenti a corde, è stato per noi un successo e uno dei modelli della nostra azione amministrativa: coniugare la bellezza della città con iniziative culturali di qualità capaci di attrarre anche pubblico nuovo, che ha anche avuto modo di conoscere o riscoprire luoghi inediti e poco co-nosciuti. Strings City, un unicum nel panorama musicale italiano, ha dimostrato di aver centrato il bersaglio: adesso subito al lavoro per l’edizione 2018”.
“Un grande successo per un progetto che scommettiamo continuerà a crescere! - ha affermato Tom-maso Sacchi, capo segreteria cultura del Comune di Firenze - Strings City, infatti, è pensato in un’ottica di lungo termine, con un ampliamento continuo di edizione in edizione, che proseguirà lo sforzo di quest’anno in cui si sono moltiplicati luoghi e eventi proposti. Si parla spesso di audience development, e credo che Strings City incarni perfettamente questa funzione di ampliare il pubblico e di avvicinarlo agli straordinari mondi della cultura. Il successo di questa edizione è dovuto a vari fattori, a partire dall’entusiasmo da parte di un pubblico vario, con migliaia di persone di varia provenienza, alla rete dei soggetti coinvolti, una reale sinergia tra gli autorevoli soggetti del mondo sinfonico a Firenze da cui deriva un lavoro comunitario di rara qualità e forza, e infine la rete dei luoghi. Sono tanti infatti i musei e i soggetti culturali che chiedono all’amministrazione comunale di partecipare a questa iniziativa, perché con Strings City si porta il pubblico anche in luoghi meno conosciuti, e credo che sia un’occasione unica quella di scoprirli attraverso il linguag-gio universale della musica”.
Aggiunge Lorenzo Cinatti, Sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole: “Il secondo movimento di que-sta sinfonia ci sembra ottimo, e ci apprestiamo già a pensare al futuro. Ringrazio tutti i partner e il Comune di Firenze che ci ha dato questo incarico di fare da capofila per un’operazione straordinaria come questa, dove nessuno è gregario. Credo che una tale affluenza di pubblico, persino qui nella grande arena del Teatro del Maggio, non sia affatto scontata, così come i luoghi dove si è potuto ascoltare i concerti. Io per primo ho avuto la fortuna di rivedere dei posti straordinari, quindi al di là della possibilità di proporre musica di livello, credo che questa manifestazione sia importante proprio come operazione culturale intelligente. Da una parte c’è l’unicità di Firenze e dell’area metropolitana, dall’altra questa forte concentrazione di istituzioni in un faz-zoletto di terra. Tenere questa linea condivisa per andare avanti nel nome della musica e della bellezza mi sembra davvero una possibilità unica”.
Tra i tanti momenti da segnalare, andati tutti esauriti, l’esibizione delle Orchestre infantili della Scuola di Musica di Fiesole nel Salone Poccetti dell’Istituto degli Innocenti, tra Micromusici, Piccolissimi Musici, Cre-scendo e Microquartetti; l’evento alla Galleria dell’Accademia di Firenze, a cura di Amici della Musica, do-ve il violinista ungherese Kristóf Baráti ha suonato sotto il David di Michelangelo il prezioso violino Stra-divari 1734 'Lam' Ex Scotland, proveniente dal Museo del Violino di Cremona, grazie alla collaborazione con il Comune di Cremona; i mottetti sacri al Battistero di Firenze con l’Ensemble di Musica Antica del Conser-vatorio Cherubini e l’esibizione degli Archi dell’Orchestra della Toscana nella Sala Bianca della Galleria Pa-latina di Palazzo Pitti; i tre momenti musicali al Museo Salvatore Ferragamo in cui il violinista Luigi Papa-gni ha suonato un repertorio di musiche anni ’20, in linea con l’esposizione “1927 Il ritorno in Italia”. E anco-ra: il concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana al nuovo Centro Internazionale per le arti dello spettacolo Franco Zeffirelli, dove si è tenuto anche il suggestivo omaggio a Nina Simone, Nick Drake e Billie Holiday della violoncellista Naomi Berrill, tra le opere e le proiezioni dei disegni di scena di Zeffirelli; il concerto del Quintetto d'archi dell'Orchestra da Camera Fiorentina su strumenti della liuteria Vettori, fino alla grande or-chestra che domenica al Teatro del Maggio ha interpretato in prima assoluta de Trois Improvisations sur Don Quichotte di Carlo Galante e la Serenata per archi op. 48 di Čaikovskij davanti a un pubblico entusiasta. L’organico, formato da circa 80 elementi, e diretto da Alessandro Pinzauti, era formato per la prima volta da musicisti provenienti dalla Scuola di Musica di Fiesole, Conservatorio Luigi Cherubini, Orchestra della Toscana, Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra da Camera Fiorentina.
Per ulteriori informazioni www.stringscity.it.