Rifiuti, Nocentini, Ontanetti e Pieri (Rifondazione Comunista): Presentata una mozione sugli impianti di stoccaggio e

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"Abbiamo presentato una mozione per sollecitare l'impegno del Sindaco sulla questione degli impianti di stoccaggio e riciclo dei materiali inerti " – hanno detto gli esponenti di Rifondazione Comunista Nocentini, Ontanetti e Pieri -. Si tratta di milioni di metricubi di inerti che potrebbero essere riutilizzati ed arrivare alla chiusura del ciclo di recupero"."I gestori di tali impianti denunciano lo scarso utilizzo che viene fatto dei materiali di riciclo nelle opere pubbliche – proseguono i tre esponenti di Rifondazione Comunista - preferendo l'apertura di nuove cave e il ricorso a materiali vergini. Nonostante la legislazione regionale e nazionale affermi che deve essere data la priorità alle operazioni di recupero e riutilizzo di materie, anche i capitolati degli enti non prevedono il riutilizzo di tali materiali. Gli impianti sul territorio del Comune di Firenze e dei Comuni limitrofi sono saturi e i gestori sono costretti a bloccare il conferimento: ciò comporterà gravi disagi alle ditte edili e ai trasportatori, aumenterà gli scarichi abusivi e il conferimento nel circuito dell'igiene urbana"."Mentre chiediamo, con tanti cittadini, - concludono Nocentini, Ontanetti e Pieri - investimenti per la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti alla fonte e le Amministrazioni locali firmano protocolli per la costruzione del termovalorizzatore, denunciamo con forza ancora una volta che non viene fatto tutto quello che sarebbe possibile e doveroso per ridurre i rifiuti e limitare i danni ambientali".(pc)Segue testo della mozioneCOMUNE DI FIRENZEGruppo Consiliare Rifondazione ComunistaTipologia : mozioneOggetto: Impianti di stoccaggio e recupero materiali inerti.Proponenti: Anna Nocentini, Pierluigi Ontanetti, Leonardo PieriEssendo venuti a conoscenza della situazione di saturazione che si è venuta a creare in alcuni impianti di stoccaggio e recupero di materiali inerti presenti nel Comune di Firenze e nei Comuni limitrofi,- considerato che i gestori di tali impianti (società private e miste pubblico-privato con la presenza anche di Quadrifoglio) hanno comunicato la chiusura e l'interruzione del loro ciclo produttivo fino a data da destinarsi, bloccando così il conferimento di rifiuti inerti per produttori e trasportatori ;- considerato che tali impianti sono inseriti nell'elenco degli autorizzati dalla Provincia di Firenze e sui quali vengono effettuati regolari controlli per il rispetto della normativa regionale e nazionale;- considerato che detta normativa pone quale concetto fondamentale la priorità che deve essere accordata alle operazioni di recupero, riciclo e riutilizzo di materie e che in questo senso la Regione Toscana ha sottoscritto degli accordi di programma per alcune tipologie merceologiche, fra cui i rifiuti inerti, con l'intento di promuovere e agevolare la chiusura del cerchio di recupero;- considerate le numerose opere pubbliche che sono in corso di realizzazione come la variante di Ginestra nel Comune di Lastra a Signa, il nuovo casello autostradale Firenze Signa, le circonvallazioni nei Comuni di Greve e San Casciano che necessiteranno di una volumetria di inerti stimata intorno a 1.300.000 metricubi;- considerato che arrivano sull'area fiorentina ingenti quantità di materiali di scavo derivanti dai lavori dell'Alta velocità i quali, ottenuto lo status di "non rifiuto", trovano facile reimpiego per la semplificazione burocratica di cui possono usufruire, pur avendo caratteristiche di prestazioni inferiori ai materiali riciclati;- considerato che sono state aperte ulteriori cave di prestito invece che utilizzare materiale stoccato e che spesso i capitolati degli enti non privilegiano e neppure prevedono l'utilizzo di materiali riciclati per i lavori pubblici- considerato infine che la annunciata chiusura dei suddetti impianti provocherà inevitabili gravi disagi alle ditte fornitrici, e forte disagio per la collettività con l'aumento degli scarichi abusivi e del conferimento nel circuito dell'igiene urbanatutto ciò premessoil Consiglio Comunale impegna il Sindaco- a chiedere con urgenza l'apertura di un tavolo con Provincia e Regione, Arpat, Associazioni ambientaliste e rappresentanti dei gestori degli impianti per pianificare il collocamento del materiale riciclato.- a inserire nei capitolati il ricorso privilegiato a materiali riciclati piuttosto che a materiali vergini, laddove siano certificate le necessarie caratteristiche tecniche- a privilegiare acquisti in loco sia per valorizzare il mercato locale che per evitare il trasporto su strada di flussi di inerti provenienti da luoghi lontani- ad incrementare l'attività di controllo per intercettare e colpire le gestioni di inerti che non rispettano le norme in materia di rifiuti con inevitabili ripercussioni ambientali ed economiche.Anna NocentiniPierluigi OntanettiLeonardo Pieri