Centro di permanenza temporanea, Baruzzi e Malavolti (Ds): Lesternazione di Amato sul presidente Cruccolini incom

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Una esternazione incomprensibile. E' questo il giudizio dei consiglieri comunali dei Democratici di Sinistra Daniele Baruzzi e Gregorio Malavolti in merito alla richiesta di dimissioni del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini avanzata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato."Evidentemente il consigliere Amato in questi caldi giorni agostani è stato colpito dall'horror vacui – commentano Baruzzi e Malavolti –: quella sensazione di straniamento che può colpire il politico quando le notizie, e con esse la possibilità di commentarle, languono, e che in taluni casi può portare ad una irrefrenabile pulsione ad intervenire sulla prima cosa che capita". Secondo i consiglieri diessini non esiste altra spiegazione per l'esternazione di ieri in cui Paolo Amato chiede le dimissioni del presidente Cruccolini per la sua lettera al presidente dei Ds Massimo D'Alema sulla questione dei centri di permanenza temporanea."Ci sentiamo difatti di escludere – aggiungono Baruzzi e Malavolti – che Amato pensi che un presidente di un'assemblea perda la possibilità di esprimersi in quanto eletto in quella assemblea o, come in questo caso, iscritto ad un partito. Se così fosse, Amato avrebbe dovuto rivolgere analoga reprimenda a Casini e Pera, e non ci risulta l'abbia fatto. Così come ci sentiamo di escludere – continuano i consiglieri diessini – che Paolo Amato intenda iscriversi ai Ds, e quindi partecipare ad un confronto politico interno al partito su un tema importante come quello dei centri di permanenza temporanea. Ovviamente se su quest'ultimo punto ci dovessimo sbagliare, il capogruppo Amato sarebbe il benvenuto sotto le fronde della Quercia. Con un'avvertenza, però: nei Ds c'è questa bizzarra consuetudine per la quale si discute, ci si confronta, anche con i propri presidenti o segretari, che peraltro vengono eletti e non nominati. Si chiama democrazia – concludono Baruzzi e Malavolti – ed è un esercizio faticoso, ma che a noi tutto sommato piace". (mf)