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Una polemica pretestuosa e priva di fondamento. E' quanto replica il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini al capogruppo di Forza Italia Paolo che lo aveva accusato di fare politica attiva venendo meno alla sua funzione di rappresentare e garantire l'intera assemblea degli eletti in Comune."La mia presa di posizione sui centri di permanenza temporanea è avvenuta in una sede non istituzionale spiega il presidente Cruccolini , ovvero nel corso di un dibattito alla Festa dell'Unità. Inoltre sono intervenuto come iscritto ai Democratici di Sinistra e come membro degli organi dirigenti del partito e, in questo ruolo, penso di poter esprimere la mia opinione su un tema così rilevante sia a livello locale che nazionale"."D'altronde continua Cruccolini anche Silvio Berlusconi è presidente del consiglio dei ministri, ma questo non gli impedisce di fare politica attiva. Lo stesso si può dire del presidente del Senato Marcello Pera e del presidente della Camera dei Deputati Pierferdinando Casini. Per quanto riguarda il consiglio comunale, mi sembra che in questo anno di lavoro, il ruolo dell'assemblea elettiva di Palazzo Vecchio sia cresciuto in collaborazione con il sindaco Domenici e la giunta. Come presidente ho cercato di arricchire il dibattito e, con le mozioni di indirizzo, cercare di dare risposta ai problemi. E' questo il campo su cui ci dobbiamo confrontare e tracciare un bilancio dell'attività svolta. E proprio su questo tema voglio ricordare che, in una delle ultime sedute del consiglio comunale prima della pausa estiva, il capogruppo Amato si complimentò con me per il lavoro svolto. Evidentemente questo giudizio positivo è già dimenticato".Il presidente Cruccolini torna sul ruolo di presidente del consiglio comunale. "Sono un non vedente ma non posso essere anche sordo e muto sui temi importanti, come quello dell'immigrazione, che riguardano sia il nostro territorio che l'intera nazione. Ho espresso la mia posizione, come esponente diessino, contro l'apertura di un centro di permanenza temporanea e, visto le dichiarazioni di quindici presidenti di regione, non mi pare di essere il solo a pensarla così. Comunque conclude Cruccolini il mio ruolo di presidente non mi può impedire di esprimere, come esponente di un partito, le mie opinioni". (mf)