Disservizi a Careggi, Alessandri (AN) e Toccafondi (FI) visitano il reparto di ematologia: Perch stata chiusa l

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«Come promesso stiamo controllando di persona il livello di assistenza sanitaria negli ospedali fiorentini e ci stiamo accorgendo che se il tanto sbandierato modello toscano della sanità è quello che stiamo vendendo non c'è niente di cui vantarsi». E' quanto hanno dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri ed il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi che ieri hanno effettuato un sopralluogo nel reparto di ematologia del policlinico di Careggi«Questa area – hanno spiegato i due esponenti del centrodestra – è dotata di 30 posti letto ordinari, di cui 12 in camere ad accesso controllato e 10 in camere "sterili" per i trapianti di midollo. Al primo piano si trovano due reparti: l'ala sud, che è un cosiddetto "reparto aperto" ed ha posti letto ordinari e l'ala nord, un'area protetta con camere con "accesso controllato". Al secondo piano si trovano invece le "camere sterili" dove sono ricoverati coloro che hanno avuto un trapianto. Nel reparto ordinario si trovano i degenti in attesa di analisi o le normali degenze, nell'area ad accesso controllato e protetto sono ospitati anche i pazienti che stanno effettuando chemioterapia o altri interventi che per loro natura abbassano le difese immunitarie: per questo le loro camere sono ad accesso controllato e separate dalla normale degenza. L'area di ematologia è conosciuta e rinomata, è una di quelle realtà ospedaliere conosciute e i numeri lo dimostrano. Complessivamente nel 2004 nell'area di ematologia sono state fatte 549 nuove diagnosi di malattie ematologiche tumorali, di cui 134 linfomi, 54 leucemie acute e 45 mieloma. Nel 2004 sono stati eseguiti 105 trapianti di midollo osseo (68 autologhi e 37 allogenici). Complessivamente dall'inizio dell'attività trapiantologica sono stati eseguiti 904 trapianti di midollo (524 autologhi e 385 allogenici)».«Ad agosto – hanno rilevato Alessandri e Toccafondi – l'area "sterile" dove sono ricoverati i trapiantati è stata chiusa ed i degenti sarebbero stati sistemati nell'area dell'accesso controllato ma non in camere isolate o "sterili", mentre molti tra coloro che stazionavano nelle camere ad accesso controllato sono stati spostati nei posti letto ordinari. Ma se aveva, come crediamo abbia, un senso questa divisione così netta con regole così ferree, modificare le disposizioni a cosa potrebbe portare? Peraltro negli avvisi affissi in tutto lo stabile si chiede di entrare nel reparto uno alla volta e si indica di astenersi dall'entrare se si è affetti anche da semplice raffreddore».«A giugno – hanno ricordato i due consiglieri di opposizione – avevamo chiesto spiegazioni su possibili e probabili deficit della sanità fiorentina e conseguenti disservizi ai cittadini anche alla luce di quello che stava accadendo a Careggi e negli altri ospedali dell'azienda sanitaria fiorentina. Ebbene, le risposte tranquillizzanti fornite dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni ci sembrano superate da quello che sta avvenendo in questi giorni. Sapevamo che l'azienda ospedaliera di Careggi e la azienda sanitaria fiorentina stavano chiedendo ai primari di ridurre la spesa in quanto la Regione non avrebbe avuto intenzione di versare gli ulteriori milioni di euro previsti per le prestazioni previste. Per questo a giugno abbiamo presentato un'interrogazione e l'assessore Cioni ci ha risposto dichiarando che in una riunione del 7 giugno, riunione richiesta dallo stesso assessore per discutere della questione, alla presenza dei vertici delle aziende sanitarie ed ospedaliere, dei presidenti ed esecutivi della società della salute e delle organizzazioni sindacali, l'assessore regionale alla sanità Enrico Rossi "confermò il mantenimento del livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni ai cittadini, raccomandando il massimo rigore e la massima razionalizzazione al fine di evitare sprechi e ottimizzare le risorse"».«A parte che rigore e razionalizzazione occorrono sempre e non ci dovrebbe essere un richiamo particolare – hanno precisato Alessandri e Toccafondi – perché dovrebbe essere logico e scontato che gli sprechi siano evitati e che le risorse siano ottimizzate, ma se, come l'assessore regionale ha confermato il livello quantitativo e qualitativo rimane, perché nelle aziende ospedaliere e sanitarie nel periodo estivo si chiudono o si riducono i posti letto nei reparti, si rimandano analisi e prenotazioni, non si rinnovano i contratti scaduti, ma soprattutto accade ciò che abbiamo descritto? Su questo vogliamo risposte certe e chiediamo spiegazioni e l'intervento del Sindaco massimo responsabile della salute dei cittadini. Intanto proseguiamo le nostre visite negli ospedali fiorentini». (fn)