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Questo il testo della lettera inviata dai capigruppo della Casa delle Libertà all'onorevole Rocco Buttiglione, Ministro dei Beni Culturali:«Oggetto: crisi della Fondazione del Maggio Musicale FiorentinoEccellenza,i Consiglieri di Amministrazione della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino Bertini, Uccelli e Strozzi Le hanno già rappresentato correttamente la drammatica situazione in cui versa il Teatro Comunale, nonché il comportamento inadeguato del SindacoPresidente Leonardo Domenici. Al quale va attribuita l'esclusiva responsabilità politica delle attuali difficoltà.Intendiamo quindi semplicemente segnalarLe che, all'indomani della fuga dell'ex Sovrintendente Van Straten, i nostri Partiti dichiararono immediatamente la loro disponibilità ad un accordo bi-partisan per : salvare la Fondazione, rilanciare l'attività artistica, costruire un nuovo teatro e progettare un polo musicale sulle rive dell'Arno. Nell'interesse della città e dei lavoratori del Teatro Comunale. E nella convinzione che solo un grande e condiviso progetto di sviluppo può assicurare il futuro di uno dei beni culturali più importanti di Firenze.Ma un accordo bi-partisan presuppone necessariamente una cogestione della crisi. Cosa che il Sindaco Domenici (abituato all'esercizio solitario del potere) si rifiuta di fare, preferendo ricorrere a forzature di carattere politico che non portano da nessuna parte. Esemplare, in tal senso, l'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Dove il Sindaco-Presidente ha avanzato la candidatura di un solo nominativo l'unico dei cinque esaminati sul quale avevamo peraltro espresso parere critico senza però mai metterla in votazione. Il che ha determinato una situazione di stallo. Ora, il Sindaco-Presidente si lamenta dei Consiglieri di Amministrazione. Ma, ad essere sinceri, il problema non è l'inadeguatezza dei singoli Consiglieri (i quali hanno ripetutamente dato prova di grande senso di responsabilità, essendosi anche trovati a dover fronteggiare un improvviso buco di bilancio) bensì quella del Sindaco-Presidente, che, pur potendo contare sulla disponibilità della Casa della Libertà ad un accordo generale, non riesce a trovare il modo per attivare una proficua collaborazione.E' chiaro che così non si può continuare. La soluzione non ci pare però quella del commissariamento (anche se segnerebbe il fallimento politico, in questa vicenda, del Sindaco-Presidente). No, la soluzione obbligata è e resta una sola : quella dell'accordo, della collaborazione e della cogestione della crisi e dello sviluppo.La Casa delle Libertà non ha candidati da sponsorizzare o poltrone da reclamare. Pone semplicemente una questione di metodo, ritenendo che il candidato alla carica di Sovrintendente debba essere scelto nell'ambito di un complessivo riassetto organizzativo delle funzioni dirigenziali della Fondazione. E' difatti importante che la scelta del Sovrintendente avvenga contestualmente alla ridefinizione della "governance" del Teatro Comunale.Siamo naturalmente, Signor Ministro, a Sua disposizione e La ringraziamo per la cortese attenzione. Fermo restando che ogni Sua decisione sarà da noi ben accolta.OssequiPaolo Amato Capogruppo di Forza ItaliaRiccardo Sarra Capogruppo di Alleanza NazionaleMario Razzanelli Capogruppo UDC»(fn)