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«Il decreto Pisanu richiede una serie di interventi ai quali noi siamo contrari. Non si può, ad esempio, pensare di transennare con "tornelli di accesso" un area di centinaia di metri intorno allo stadio Franchi ogni volta che si svolge una partita». E' quanto hanno dichiarato il capogruppo della Margherita Nicola Perini ed i consiglieri di Quartiere Massimo Fratini ed Elio Turis.«Alla stesso modo hanno aggiunto - non si può accettare che all'interno dello stadio si facciano forti modifiche che tra le altre cose sono in conflitto con le norme Uefa. Tre questioni si pongono immediatamente: i costi esorbitanti che l'attuazione di queste norme comportano, basti pensare al fatto che le transenne e i "tornelli di accesso" devono prima essere disposte intorno allo stadio e poi rimosse al termine del deflusso degli spettatori o alla quantità di agenti che devono essere presenti al passaggio, uno per volta, degli spettatori stessi; la blindatura di una parte sostanziosa della città, con i problemi di ordine pubblico e di viabilità di tutta la zona che la cosa comporta; il fatto che norme di questo tipo allontanano sempre di più le famiglie dallo stadio, rendendo quella che dovrebbe essere una festa in una vera e propria situazione di stato di polizia».«Protestiamo, quindi, con forza hanno proseguito gli esponenti della Margherita affermando che bisogna rispondere a questa situazione con provvedimenti tesi ad alleggerire la tensione e la pressione psicologica rispetto al fenomeno della violenza negli stadi. E' necessario, dunque, che le società di calcio siano maggiormente responsabilizzate anche sul piano economico, alleggerendo l'impatto preventivo a spese della collettività e facendo sì che le società stesse si assumano i costi degli strumenti di sorveglianza negli stadi, come avviene nei paesi anglosassoni».D'altra parte hanno concluso Perini, Fratini e Turis vediamo positivamente la proposta di creare un organo di coordinamento stabile di cui fanno parte tutti i soggetti in campo, la prefettura, il Coni, gli organi sportivi, i rappresentanti degli organi di polizia e il Comune, per attivare quelle sinergie necessarie a gestire in maniera coordinata tutte le criticità che si presenteranno». (fn)