Un bus per la lotta alla mafia con graffiti dei ragazzi fiorentini. Lastri: I giovani protagonisti della battaglia per

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"Un'altra Sicilia è possibile" con questo slogan, dipinto a pieni colori dai ragazzi della Cooperativa Arca di Firenze, parte l'autobus donato da Ataf ad Arci Sicilia. Un mezzo che servirà per gli spostamenti di 82 ragazzi e ragazze toscani che prenderanno parte a due campi di lavoro, organizzati da Libera, nei comuni di Corleone e Canicattì.L'autobus è interamente dipinto con graffiti da ragazzi dai 14 ai 20 anni, che hanno aderito, in questi anni, al progetto "ON GIOVANI" dell'assessorato alla pubblica istruzione e politiche giovanili del comune di Firenze, in collaborazione con la cooperativa Arca. Il progetto ha la finalità di sostenere e sviluppare il protagonismo dei giovani, alcuni esempi dei progetti realizzati: cortometraggi, registrazione cd musicali, murales, spettacoli teatrali, tornei sportivi, mostre d'arte e il giornalino della scuola. Oltre agli slogan riportati sull'autobus, il progetto grafico è stato ideato e realizzato da tre giovani di venti anni."Assistere ad iniziative di questo tipo, dove sono coinvolti giovani fiorentini e siciliani, è per l'amministrazione una testimonianza importante. E proprio per questo faremo in modo che questi scambi tra i giovani si trasformino in appuntamenti permanenti per le due città – ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione e politiche giovanili Daniela Lastri-". "Questo è uno scambio particolarmente significativo che mette in primo piano il protagonismo dei giovani in iniziative sul piano educativo e culturale fondate sulla legalità e sul senso civico, contro la cultura dello sfruttamento e contro le mafie – commenta l'assessore alle politiche giovanili del comune di Firenze Daniela Lastri -. Un ringraziamento particolare va a quei giovani che hanno reso possibile la realizzazione dei graffiti sull'autobus: anche questo è un segnale di forte solidarietà verso iniziative di grande impegno civile e sociale"."Un contributo concreto quello di Ataf - dice Vanna van Straten, presidente di Libera Toscana - perchè l'autobus rimarrà poi a disposizione dei comuni di Corleone e Canicattì e servirà per svolgere attività rivolte ai bambini. "La lotta alla mafia, all'omertà passa dunque attraverso gesti concreti come questo – dicono la presidente di Ataf Elisabetta Tesi e il vice-presidente Valerio Vannetti -. E' motivo di grande soddisfazione per noi poter donare questo autobus a chi lotta sul campo ogni giorno contro la criminalità organizzata". I campi di lavoro, organizzati da Libera nei due terreni confiscati alla mafia nei comuni di Corleone e Canicattì, prenderanno il via il 28 di luglio e si chiuderanno il 3 di settembre. Il progetto è stato chiamato "LiberArci dalle spine" e coinvolgerà ragazzi e ragazze toscani tra i 18 e i 30 anni che scenderanno in Sicilia per 2 settimane e lavoreranno fianco a fianco con i ragazzi della Coop. Sociale "Lavoro e non Solo", che gestisce i terreni confiscati nelle zone di Corleone (Pa) e di Canicattì (Ag). "Un segnale forte e significativo che traccia un legame simbolico tra i giovani toscani e quelli siciliani e che rimarrà nel tempo - dice Francesca Chiavacci, Presidente di Arci Firenze - Un gesto utile a favorire forme di socialità e costruire legami di legalità tra due terre geograficamente lontane e socialmente vicine."A Corleone sarà festeggiata la raccolta dei pomodori da destinare alla trasformazione in passata, per poi procedere all'estirpazione e al reimpianto di un vecchio vigneto. E anche a Canicattì ci sarà un vigneto da reimpiantare. Ma il progetto "LiberArci dalle Spine" non è solo lavoro sul campo. Saranno infatti organizzati laboratori ed incontri di educazione alla legalità. Ai seminari formativi parteciperanno esperti dell'associazione Libera: Don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Pippo Cipriani, Giovanni Impastato, Umberto Santino, Giuseppe Lumia. Non mancheranno momenti di incontro con altre realtà simili che operano su terreni confiscati, dalla Cooperativa Placido Rizzotto, al Fondo Miciulla gestito dall'AGESCI, e momenti di riflessione con visite a luoghi simbolici come Portella della Ginestra. L'esperienza dei campi di lavoro si articolerà precisamente attraverso tre tipi di attività: il lavoro agricolo, lo studio e infine l'incontro con le comunità locali che prevede, tra l'altro, proiezioni cinematografiche all'aperto.Il progetto "LiberArci dalla Spine", è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Firenze, il Comune di Canicattì e il Consorzio sviluppo e legalità, la Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze, l'Arci Firenze – Arci Toscana, la Fondazione Caponnetto, l'associazione Libera, la Fondazione Culturale Banca Etica, l'Unicoop Firenze, l'Associazione Teatro del Sale, e la Camera del Lavoro Metropolitana di Palermo, la Camera del Lavoro di Corleone, la Camera del Lavoro di Agrigento, la Camera del Lavoro di Canicattì, l'Arci Sicilia – Arci Palermo – l'Arci Agrigento, con il contributo di Regione Toscana, la Provincia di Firenze e ATAF S.p.A.(pc)