Bosi (FI): No allinvio del gonfalone di Firenze alle manifestazioni no-global alle basi Nato del Veneto e del Friuli

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Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«La mozione n. 508 ("A sostegno di ulteriori zone libere da armi nucleari") è il tentativo di riproporre, con sostanziali ed inaccettabili modifiche, una mozione che era stata presentata mesi or sono in Commissione Pace e che era stata approvata anche con il mio voto e quello del consigliere Alessandri (A.N.).La stessa mozione non era mai approdata in Consiglio comunale, perché dispersa nei meandri burocratici di questo Comune. La nuova mozione, a differenza della precedente, contiene fra l'altro la novità, assolutamente non condivisibile, della richiesta di inviare il gonfalone alle giornate "Mai più Hiroshima ! Mai più Nagasaki" che si terranno dal 6 al 9 agosto p. v., su iniziativa della "Campagna per la messa al bando delle armi nucleari", e che si svolgeranno in varie località sede di basi Nato (Ghedi, Vicenza, Aviano e Montichiari).L'inopportunità di inviare il gonfalone a queste kermesse pacifiste è di tutta evidenza se riflettiamo sull'unilateralità dell'iniziativa e se consideriamo il grave momento che stiamo vivendo per i ripetuti attacchi terroristici.Infine, la mancanza di un accenno, nella mozione 508, alla presenza nel mondo di nazioni nemiche, (su tutte Iran e Corea del Nord), dotate di armi nucleari, dovrebbe già di per sè sconsigliare l'adesione ad iniziative che sono di fatto una forma di fiancheggiamento alla politica nucleare delle suddette nazioni, sostanziando un vergognoso attacco agli Stati Uniti.Concludo con un riferimento alla paradossale vicenda dell'Istituto di Fisica di Trieste.Nell'istituto, il più importante d'Europa, studiano ben 469 studiosi appartenenti a nazioni ritenute nemiche (solo dall'Iran provengono 128 ricercatori, che rientrati in patria potranno così mettere a frutto le loro conoscenze contro di noi). L'Italia finanzia con 18,5 milioni di euro il prestigioso istituto triestino che ogni anno assegna cinque "bizzarri" premi da 20.000 dollari sul tema "Pensiero islamico e fisica, chimica e biologia" a chi, in pratica, meglio coniuga religione e scienza.Nel 1991, a causa di una crisi dovuta a ritardi del finanziamento italiano la chiusura è stata scongiurata dall'intervento dell'Iran degli ayatollah, con uno stanziamento di ben 3 milioni di dollari.Ogni ulteriore commento è al riguardo superfluo».(fn)