Presentata in Palazzo Vecchio la campagna contro le armi

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«Per dire no alle armi…Si allo sviluppo e alla giustizia». Questo lo slogan della raccolta di firme "Control Arms" per una maggior trasparenza sul commercio delle armi. La campagna è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio: lanciata nel 2003 da Amnesty International, Oxfam e Insa (International Action Network on Small Arms) è sostenuta da 20 premi Nobel per la Pace. L'obiettivo è l'istituzione di un trattato internazionale che regoli il mercato internazionale di armamenti.Alla petizione sarà allegata ad una foto del firmatario, per dare una maggior forza all'appello. Si potrà firmare al "Villaggio dei Popoli" in via dei Pilastri dalle ore 10 alle 13, presso la sede Arci in piazza dei Ciompi dalle 15 alle 19 e alla Festa dell'Unità, tutte le sere, nello spazio gestito dalla Sinistra Giovanile.Intanto un gruppo di consiglieri comunali ha presentato una risoluzione illustrata dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, da Gregorio Malavolti (DS), Gianni Varrasi (Verdi), Anna Nocentini (Rifondazione) e Ornella De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo). Il documento impegna l'assemblea di palazzo Vecchio a promuovere, in tutti i quartieri, la campagna» e invita i consiglieri «a sostenere la petizione».Le firme e le foto raccolte (l'obiettivo è di un milione) saranno presentati in una galleria di immagini in occasione della II Conferenza dell'ONU sui traffici illeciti di armi leggere. (fn)Questo il testo della risoluzione:RISOLUZIONE: "Per l'adesione alla campagna ControlArms"Consiglieri proponenti: Gregorio Malavolti, Ugo Caffaz, Susanna Agostini, Gianni Amunni, Antongiulio Barbaro, Daniele Baruzzi, Alberto Formigli, Claudia Livi, Lucia Matteuzzi, Elisabetta Meucci, Marco Ricca, Anna Maria Soldani, Francesco Ricci, Nicola Perini, Anna Nocentini, Ornella De Zordo, Leonardo Pieri, Luca Pettini, Giovanni VarrasiIL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZEPREMESSOche la diffusione incontrollata degli armamenti, soprattutto di quelli leggeri, costituisce un pericolo per la sicurezza nel mondo e che la mancanza di controlli legislativi internazionali sul commercio e sui trasferimenti dei sistemi d'arma contribuisce ad accrescere conflitti, povertà, abusi dei diritti umani tali da determinare ogni anno più di mezzo milione di morti;che la recente Relazione governativa della legge 185/90 indica l'Italia come uno dei protagonisti del commercio di armi, essendo il nostro Paese il settimo esportatore mondiale di armamenti ad uso militare e il quarto produttore e secondo esportatore mondiale di armi leggere;CONSIDERATOche la Rete Italiana per il Disarmo, realtà che comprende oltre trenta organizzazioni nazionali, promuove in Italia la campagna internazionale Control Arms, per il controllo dell'esportazione di armamenti, campagna che è stata lanciata nel 2003 da Amnesty International, Oxfam e Iansa (International Action Network on Small Arms) ed è sostenuta da 20 premi Nobel per la Pace;che la Rete Italiana per il Disarmo, nell'ambito della campagna Control Arms, intende promuovere il "Trattato internazionale sul commercio delle armi" da adottarsi entro il 2006;che, nel caso dell'Italia, è necessaria un'effettiva e rigorosa applicazione della legge 185/90 sull'esportazione di sistemi d'arma ad uso militare, e che è urgente una legislazione in materia di esportazione delle cosiddette "armi leggere" ad "uso civile e sportivo" ed una legislazione specifica per il controllo degli intermediari di armi (brokers) che operano sul suolo nazionale;che nel contesto di tale campagna lo strumento principale per diffondere l'obiettivo del "Trattato internazionale sul commercio degli armamenti" è la foto–petizione come modalità di mobilitazione per raccogliere un milione di volti entro luglio 2006 da presentare in una galleria di immagini in occasione della II Conferenza dell'ONU sui traffici illeciti di armi leggere;ADERISCEformalmente alla campagna Control Arms facendosi promotore di tale iniziativa nel Comune e in tutti i QuartieriINVITAi Consiglieri Comunali a partecipare ed aderire personalmente all'iniziativa della foto – petizione come strumento e occasione di coinvolgimento e partecipazione a tale iniziativa.Firenze, 12 luglio 2005