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Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, presidente della commissione affari istituzionali:«Vengono portate nella seduta del Consiglio odierna le modifiche allo Statuto del Comune di Firenze approvate dalla Commissione Affari Istituzionali in questo primo anno di lavoro. Si tratta di tre punti fortemente qualificanti, conseguenti ad atti approvati dal Consiglio Comunale e dalla Commissione stessa. Il primo articolo viene modificato inserendo un esplicito riferimento ai principi e ai valori della Costituzione, fondanti anche per l'attività dell'Ente Locale. La funzione e l'azione dell'Amministrazione locale viene così esplicitamente connessa ai principi costituzionali, alla condivisione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta e alla rimozione degli ostacoli che ne limitano l'attuazione.Viene inoltre introdotto il principio di "bene comune dell'umanità" per quanto riguarda l'acqua, in attuazione della Risoluzione approvata dal Consiglio di adesione alla Dichiarazione di Roma del 2003 "Dichiariamo l'acqua un diritto umano universale"; si tratta di una serie di impegni assunti dal Consiglio di cui il recepimento in Statuto non può che essere l'inizio di un percorso che promuove una nuova coscienza sull'utilizzo di questa risorsa fondamentale, sostiene la proprietà pubblica del ciclo integrato, promuove la gestione democratica locale, fa dell'acqua uno strumento di pace.Infine, vengono rivisti gli articoli relativi al Difensore civico, una figura a cui sempre più i cittadini fanno ricorso nelle situazioni di difficoltà di relazione con l'Amministrazione. E' stato infatti condiviso da tutti i gruppi consiliari la necessità di rafforzare questa funzione di tutela per i cittadini riconoscendo al Difensore civico la possibilità di sottoporre questioni di particolare importanza alla Presidenza del Consiglio e alle Commissioni consiliari, e stabilire tempi certi di interlocuzione con l'Amministrazione stessa.E' stato un lavoro importante svolto dalla Commissione, che ha tenuto fermo il principio che la modifica di un atto fondamentale, com'è lo Statuto, debba passare attraverso una discussione ampia e approfondita, che garantisca tutte le posizioni e senza colpi di mano. E particolarmente importanti sono stati gli argomenti di riflessione: fondamentale l'introduzione del criterio di "bene comune" a significare quelle risorse che l'ambiente pone a disposizione della collettività la quale è tenuta a garantirne anche alle generazioni future; un tema che incrocia la crescente sensibilità sulla risorsa acqua, diffusa nella nostra Regione e non solo, sulla necessità di costruire garanzie di un uso ragionevole e di una proprietà collettiva, democraticamente controllata, a salvaguardia del diritto di ogni essere umano; un diritto non garantito in molte parti del mondo e sempre più occasione di lacerazioni e guerre fra i popoli. In questo senso il pieno riconoscimento dell'acqua come occasione di costruzione di una società di pace.Apparentemente più tecnico, ma sostanzialmente molto pratico l'intervento sugli articoli relativi al Difensore Civico: l'esperienza ha dimostrato come l'esternalizzazione di tanti servizi di pubblica utilità metta spesso in seria difficoltà i cittadini i quali non hanno più come referente un ufficio del Comune ma una catena di soggetti privati, il distributore, l'esattore, il dipendente della cooperativa ecc. a seconda sei servizi; un percorso nel quale facilmente il cittadino si perde, rimanendo insoddisfatto e sentendosi sempre più lontano dall'Amministrazione che deve invece garantire il servizio. La possibilità per il Difensore Civico di relazionarsi direttamente con le Commissioni Consiliari significa portare all'attenzione di tutto il Consiglio le disfunzioni dei servizi, conoscere la percezione dei cittadini sulla qualità e i costi: strumenti necessari anche se non esaustivi per una seria valutazione delle stesse forme di gestione».(fn)