Bussotti, Nocentini, De Santis (Rifondazione Comunista): Il Quartiere 2 dal 24 maggio senza Presidente: non sono ac

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"Il Quartiere 2 in questi ultimi anni ha visto crescere il livello di consapevolezza dei cittadini e la richiesta di interagire con l'amministrazione nelle scelte sul territorio; allo stesso tempo, senza neppure adeguata comunicazione alla cittadinanza, si assiste al deteriorarsi delle relazioni politiche a livello istituzionale e al crollo della capacità di rappresentanza politica dei partiti di maggioranza"."Denunciamo con estrema preoccupazione – hanno affermato la capogruppo di Rifondazione Comunista del Quartiere 2 Letizia Bussotti, Anna Nocentini capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista e di Maurizio De Santis, segretario di Rifondazione Comunista Firenze - la mancanza di direzione politica dal giorno in cui la presidente Vania Valoriani ha dato le dimissioni"."Alla forte preoccupazione della cittadinanza per i futuri assetti delle aree di San Salvi, del Gignoro, dell'area Franchi, per le antenne di telefonia mobile in continuo e indiscriminato aumento, per il progressivo coinvolgimento anche di questa zona sul problema della casa, corrisponde l'incapacità politica dei partiti di maggioranza di esprimere un presidente che, a 10 giorni dalla scadenza per il ritorno al voto, non potrebbe che essere una soluzione emergenziale"."Le forze politiche in Consiglio comunale hanno impostato un percorso di riflessione sulla questione dei quartieri - proseguono i tre esponenti di Rifondazione Comunista - nella prospettiva di ridefinirne funzioni, competenze e risorse, per dare rinnovata dignità ai quartieri, complemento indispensabile ai processi di partecipazione attivati in città. Questo impegno del Consiglio è messo in forte discussione dalla incapacità politica di trovare un equilibrio fra le forze di maggioranza per esprimere un presidente in grado di ottenere la fiducia della maggioranza e misurarsi con le istanze rappresentate dall'opposizione"."Dopo cinquanta giorni di ordinaria amministrazione, per le dimissioni della Presidente, dopo un anno e mezzo di commissariamento nella scorsa legislatura, - concludono Bussotti, Nocentini e De Santis - non è tollerabile una soluzione pasticciata e incomprensibile alla cittadinanza: meglio tornare a chiedere il parere dei cittadini".(pc)