Massimo Pieri (FI): Quali sono le intenzioni dellamministrazione per limpianto di autodemolizione di del Cimento?

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Quali sono le intenzioni dell'amministrazione per l'impianto di autodemolizione di del Cimento? E' il quesito posto dal consigliere di Forza Italia Massimo Pieri in una interpellanza.«Nel corso della conferenza provinciale per la gestione dei rifiuti – ricorda l'esponente del centrodestra – gli esperti hanno precisato che l'attività di autodemolizione nell'area non è conforme alle previsioni del piano regolatore generale e del piano strutturale. In particolare alla ditta di autodemolizioni è stato prescritto di specificare in una apposita relazione tecnica le dimensioni del bacino di contenimento per i rifiuti liquidi pericolosi dato che queste ultime, sulla base dei documenti presentati, non sembravano adeguate».Pieri vuole sapere dall'amministrazione «se ritenga opportuno che l'impianto di autodemolizione venga chiuso trovandosi in un'area che si trova in ambito urbano e all'interno del perimetro del centro abitato, caratterizzata da una elevata vulnerabilità all'inquinamento e non idonea»; «se ritenga opportuno acquisire e mettere a disposizione del consiglio comunale gli atti allegati ai verbali della conferenza provinciale con particolare riferimento al piano di ripristino ambientale». (fn)Questo il testo dell'interpellanza:INTERPELLANZAOggetto: interpella il Sindaco per sapere quali sono le intenzioni dell'Amministrazione in merito all'impianto di autodemolizione sito in via Accademia del Cimento 27Il sottoscritto Consigliere Comunale,1) rilevato che in Via Accademia del Cimento n.27 è ubicato un impianto di autodemolizione (Autodemolizione Corti di Corti Franco);2) rilevato che in data 23/8/2004 e 18/4/2005 si è tenuta presso gli Uffici della Direzione Gestione Rifiuti e Bonifica Siti Inquinati della Provincia di Firenze la seduta della Conferenza Provinciale per la Gestione dei Rifiuti per l'approvazione del progetto di adeguamento e ripristino ambientale del sopra richiamato impianto di autodemolizione redatto ai sensi del d. Lgs. 209/2003;3) rilevato altresì che lo smaltimento dei veicoli fuori uso è una materia estremamente delicata, vista la presenza nelle autovetture di numerosi componenti, alcuni dei quali anche pericolosi;4) rilevato che l'Ufficio Gestione del Pianto Territoriale di Coordinamento Provinciale, chiamato ad esprimere il proprio parere nel corso della sopra citata Conferenza Provinciale, ha precisato che l'area su cui è ubicato l'impianto di autodemolizione:• ricade in ambito urbano e all'interno del perimetro del centro abitato individuato ex art. 4 del Nuovo Codice della Strada;• ricade in zona caratterizzata da elevata vulnerabilità degli acquiferi all'inquinamentoed ha pertanto richiesto, ai fini della compatibilità del progetto di adeguamento e ripristino ambientale, il rispetto della Prescrizione I contenuta nello Statuto del Territorio, Titolo I, La Protezione Idrogeologica, par. 3.1 di seguito riportata: "Nelle aree in classe E deve essere evitato l'insediamento di infrastrutture e/o viabilità potenzialmente inquinanti, ad es: discariche di RSU, stoccaggio di sostanze inquinanti, depuratori, depositi di carburanti, pozzi neri a dispersione, spandimenti di liquami, ecc. Le fognature devono essere alloggiate in manufatti impermiabili. Deroghe a queste limitazioni possono essere ammesse solo in seguito a specifiche indagini geognostiche ed idrogeologiche che accertino situazioni locali di minore vulnerabilità intrinseca delle falde: a tal fine deve essere misurata la permeabilità di livelli posti al di sopra dell'acquifero, calcolando sperimentalmente il tempo di arrivo di un generico inquinante idroveicolato.";5) rilevato che l'Arch. Daniela Castelli ed il Geom. Daniele Vettori della Direzione Urbanistica Servizio Pianificazione e Grandi Progetti del Comune di Firenze, sempre nel corso della Conferenza Provinciale, hanno precisato che l'attività di autodemolizione nell'area sulla quale insiste l'impianto non è conforme alle previsioni del P.R.G. e del Piano Strutturale;6) rilevato che sempre nel corso della Conferenza Provinciale alla Ditta Corti è stato prescritto, tra le altre cose:• di specificare, in una apposita relazione tecnica, le dimensioni del bacino di contenimento per i rifiuti liquidi pericolosi e le sue modalità costruttive dato che lo stesso, sulla base dei documenti presentati, non sembrava avere dimensioni adeguate;• di procedere con l'effettuazione di campagne analitiche semestrali dei piezometri di controllo con cadenza almeno semestrale: in particolare dovranno essere ricercati i seguenti parametri: Cd, Cu, Ni, Zn, Pb, Cr tot, idrocarburi e solventi clorurati;• di trasmettere le informazioni relative alle caratteristiche dei piezometri all'Ufficio Risorse Idriche della Provincia di Firenze e per conoscenza alla Direzione Provinciale Gestione Rifiuti;7) rilevato che la Ditta Corti, dovendo cessare la propria attività, ha presentato un piano di ripristino ambientale dell'area attualmente occupata dall'impianto di autodemolizioneINTERPELLA IL SINDACO PER SAPEREa) se ritenga opportuno che l'impianto di autodemolizione sito in Via Accademia del Cimento 27 venga chiuso trovandosi in un'area ricadente in ambito urbano e all'interno del perimetro del centro abitato, caratterizzata da una elevata vulnerabilità degli acquiferi all'inquinamento e non idonea rispetto alle previsioni del P.R.G. e del Piano Strutturale come emerso nel corso della Conferenza Provinciale di cui in narrativa;b) se ritenga opportuno acquisire e mettere a disposizione del Consiglio Comunale gli atti allegati ai verbali della Conferenza Provinciale di cui in narrativa, con particolare riferimento al piano di ripristino ambientale.Massimo PieriFirenze, 5 luglio 2005