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Quesdto il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«Ho avuto occasione di consultare il link dell'homepage del Comune di Firenze, intitolato "Asta pubblica alienazione beni usati", e ho notato con stupore che la Direzione Affari Generali ha messo all'asta beni della Polizia Municipale tra cui figurano ben 20 moto già in dotazione al corpo. Di queste 18 moto sono state immatricolate entro il 1992 e dunque rientrano nella vigenza del provvedimento che dal 1° gennaio 2006 inibisce la circolazione di veicoli non catalizzati immatricolati proprio entro il 1992.L'Amministrazione comunale, omettendo di evidenziare nel bando il vessatorio provvedimento, decorrente dal 1° gennaio 2006, ha contravvenuto a quelle regole di trasparenza e di correttezza che dovrebbero ispirarne l'azione.Questa Amministrazione non ha esitato ancora una volta ad agire senza alcun rispetto per i cittadini, con la solita furbesca approssimazione ottenendo così il duplice scopo di far cassa e di "sbolognare" il parco veicolare destinato inesorabilmente ad incorrerere nei rigori dei propri provvedimenti.Peccato che i cittadini possessori di veicoli non catalizzati, già notevolmente penalizzati dai "blocchi della circolazione", non possano compiere un'analoga iniziativa: i loro mezzi, non hanno, sul mercato fiorentino dell'usato, alcun valore, dovranno essere rottamati, anche se in ottime condizioni, e sostituiti da veicoli più recenti con notevole esborso di danaro. E non si venga poi a ricordare la storiella degli incentivi per l'impianto a gas, che non interessa a nessuno e men che meno al Comune che spende per dotare Sindaco e Assessori di potenti auto a benzina».(fn)