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«Sigilli all'affittacamere in via del Corno 3». E' quanto chiede il consigliere di Alleanza Nazionale Giovani Donzelli che questa mattina, insieme al consigliere provinciale Guido Sensi e alla consigliera di Quartiere Chiara Moretti hanno effettuato un sopralluogo in questa struttura.«Secondo un provvedimento dirigenziale del Comune, datato 30 maggio 2005 ha spiegato Donzelli tale attività è gestita abusivamente. Per questo nel provvedimento si ricordava che, non ottemperando entro pochi giorni alla diffida, all'affittacamere sarebbero stati apposti i sigilli. Peraltro, l'amministrazione comunale sottolineava anche il "rischio sanitario determinato dall'esagerato sovraffollamentodell'esercizio, dai 40 ad oltre 50 ospiti rispetto ai 10 posti letto autorizzati, dalle carenze manutentive, strutturali, dall'assenza dei minimi di arredo, dall'uso non autorizzato della cucina". Nel provvedimento si faceva anche "presente che l'esercizio negli scorsi anni è stato ripetutamente sottoposto a vigilanza, non essendo mai stata riscontrata una situazione conforme a quanto autorizzato"».«Durante il sopralluogo di questa mattina ha aggiunto Donzelli abbiamo contato anche dieci letti per stanza, la cucina era sporca e l'abbondante spazzatura non era stata rimossa. Nelle stanze non c'erano né armadi né comodini e lo sporco era dappertutto. Sempre nel provvedimento del Comune si sottolineava, tra l'altro, la necessità di effettuare la "bonifica degli intonaci e la rimbiancatura di tutta la struttura", "lo sgombero di ogni arredo o materiale non attinente all'attività" e di dotare le "camere per gli ospiti dell'arredamento minimo" previsto dall'apposita normativa».In una interrogazione i consiglieri di Alleanza Nazionale Donzelli e Sensi chiedono di sapere «come mai tale struttura è ancora aperta»; «se è stata inviata una segnalazione alla magistratura»; «se nel resto della città sono stati riscontrati analoghi casi».«Il turismo è una dei pilastri dell'economia cittadina hanno concluso Donzelli, Sensi e Moretti per questo è opportuno monitorare tutte le strutture ricettive della città. Questa attività è pubblicizzata sui siti internet di tutto il mondo ma Firenze non può permettersi di tollerare situazioni come quelle di via del Corno: si danneggiano economicamente gli operatori turistici e si offre una immagine pessima della città». (fn)