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Questo il rtesto dell'intervento di Anna Nocentini, Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti (Rifondazione Comunista), Daniele Baruzzi e Gregorio Malavolti (DS), Nicola Rotondaro, Lorenzo Marzullo e Luca Pettini (Comnunisti Italiani) e Ornella De Zordo (Unaltracittà/unaltromondo):«Il terzo verbale di ricognizione della finanza di progetto "Firenze Mobilità", approvato con delibera di giunta del marzo 2005 si riferisce agli interventi di Piazzale Caduti nei lager (blocco del 2004), Piazza Beccaria, sottopasso Viale Strozzi, Piazza Alberti ed altri di minore rilievo; l'equilibrio economico finanziario si basa, e si basava già nelle fasi precedenti, sulla concessione di spazi pubblicitari, per il tempo del progetto ovvero 30 anni. Ricordiamo che la materia della concessione degli spazi pubblicitari è trattata da apposito regolamento di competenza del Consiglio comunale che definisce la tipologia degli impianti, la localizzazione, la grandezza degli spazi pubblicitari, le modalità di concessione, ecc. La modifica di tale regolamento, per necessità evidenziatesi negli anni, è oggetto del lavoro della commissione sviluppo economico. In attesa del nuovo regolamento era stata data una proroga fino al 30 giugno alla concessione dei gonfaloni, insegne pubblicitarie di stoffa affisse sui pali dell'illuminazione stradale. La prima questione che si pone è la opportunità di concedere, da parte della Giunta, per 30 anni spazi pubblicitari, inserendola in un accordo di progetto, fuori da quanto previsto dal regolamento: politicamente, un modo di agire che non ha rispetto delle competenze e della funzione del Consiglio. Nella attuale fase di contrattazione, inoltre, si concede l'installazione di 600 paline portabandiera piantate in terra che possano sostenere anche gonfaloni o simili: le paline dovrebbero essere installate lungo i viali, compresi viale Galilei, Machiavelli, Michelangelo, lungarno Pecori Giraldi, Piazzale Donatello ecc., zone finora escluse perché vincolate e sarebbero invase anch'esse dalla pubblicità, mentre il Consiglio comunale aveva previsto una razionalizzazione delle zone nelle quali collocare questa e altre forme di pubblicità. Oltre l'aspetto dell'immagine della città, è utile ricordare che la finanza di progetto consente la gestione di servizi nelle zone interessate dall'intervento del progetto, non in altre. La seconda questione è quindi relativa alla possibilità che viene data di usare un territorio non investito dal progetto "Firenze Mobilità". Terza questione: altri impianti andrebbero a coprire spazi di visibilità nelle piazze cittadine: a piazza Alberti sono destinati 6 megaposter di 12 metri quadrati più 9 stendardi bifacciali illuminati di 5,6 metriquadri; a piazza Beccaria 4 megaposter più 10 stendardi illuminati totale oltre 100 metri quadrati, e via discorrendo, fino ad arrivare alla Fortezza da basso dove, dopo aver recuperato la visibilità delle mura del Sangallo, saranno installati 6 poster 4x3. Il regolamento della pubblicità al primo articolo sottolinea la necessità di conservare "l'immagine della città". E' evidente che un intervento di questo tipo rischia di stravolgerne la visibilità e l'immagine, per i prossimi 30 anni. In questo accordo di progetto sono stati concessi spazi in località non investite dagli interventi del progetto, al pacchetto di pubblicità è stato attribuito un valore di 1 milione di euro l'anno, mentre le ditte attualmente concessionarie dei gonfaloni avanzano una proposta per 35 milioni nei 30 anni; si può prendere in considerazione il valore della pubblicità che, col protrarsi dei cantieri, è rimasta esposta molto più del previsto. E' necessario quindi , in contemporanea alla revisione del regolamento, concedere una proroga alle ditte che gestiscono i gonfaloni; riaprire la trattativa con Firenze mobilità in maniera da tenere in debito conto la delicatezza della città, valutando la possibilità di fare ricorso ad ulteriori diversi servizi per il pareggio economico; è infine fondamentale coinvolgere in pieno il Consiglio Comunale nel rispetto delle sue funzioni».(fn)