Bando internazionale per piazza Ghiberti, interrogazione di Bianchi (FI): La partecipazione dei cittadini rimasta s

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Una interrogazione «per analizzare l'assenza formale del voto partecipativo nel bando internazionale di concorso per la progettazione della nuova piazza Annigoni ex-Ghiberti» è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi.«Tale bando – hanno spiegato Bianchi e Antonio Lenoci, responsabile del comitato "Laportaccanto" che ha partecipato al "Laboratorio Firenze Insieme" – è improntato a qualificare e supportare la politica partecipativa del Comune e l'importanza del voto cittadino sui progetti in gara. Il bando prevede una giuria composta di 7 membri così distribuiti: 2 rappresentanti della Firenze Parcheggi Spa, 1 del Comune di Firenze, 1 del Quartiere 1, 1 dell'ordine degli Architetti, 1 dell'ordine degli ingegneri ed infine 1 del "Laboratorio Firenze Insieme". Quest'ultimo, formato dai cittadini, non sarà a conoscenza dell'intera documentazione ma solo dei disegni e delle relazioni tecniche. Le tabelle con i dati economici e costi totali dei singoli progetti restano ad esclusiva attenzione della giuria. I cittadini presenti al "Laboratorio" saranno chiamati ad esprimere un proprio voto sulla rispondenza dei progetti al documento redatto dal "Laboratorio" stesso. Questo voto non sarà parte integrante della votazione conclusiva ma equiparabile ad un mero parere poiché il voto decisivo spetterà unicamente ad ogni singolo giurato che si esprimerà a propria discrezione. Ogni giurato potrà votare la rispondenza del singolo progetto al testo del documento con un voto da 1 a 30: il giurato si esprime su una scala di 100 voti utili, i restanti 70 saranno attribuiti sulla base di parametri tecnici, costruttivi ed economici. Se ne deduce che la rispondenza del progetto al testo del documento avrà un peso del solo 30% sul giudizio finale. I progetti votati saranno sottoposti solo in ultima analisi al controllo di validità, poiché le buste con i nominativi dei proponenti saranno aperte solo alla fine, rischiando così di negare i progetti primi classificati a vantaggio di posizioni di ripiego».Il consigliere di Forza Italia vuole sapere dall'amministrazione «se ritenga opportuno spiegare ai cittadini questa scelta politica di apertura e collaborazione propagandistica che non si concretizza però in una reale partecipazione»; «se intenda predisporre, a seguito delle esposte incongruenze, un'apposita commissione che possa rettificare gli estremi del bando, accollandosi i disagi e le formalità che questo comporterebbe»; «se non ritenga di dichiarare fallito l'intento partecipativo, mantenendo invece il carattere tipico e formale del comune bando di gara per la progettazione di un'opera pubblica, salvaguardando così il lavoro già fatto ma ammettendo di non aver mantenuto fede, per mancanza di convinzione o per necessità gestionale, alla promessa di partecipazione democratica». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per analizzare l'assenza formale del voto partecipativo nel Bando Internazionale di Concorso per la progettazione della nuova piazza Annigoni ex-Ghiberti.Proponente: Jacopo Bianchi• Presa visione del Bando integrale pubblicato ad inizio giugno dalla Gazzetta Ufficiale e reperibile sui siti istituzionali degli organizzatori;• Ricordato come tale Bando è improntato a qualificare e supportare la politica partecipativa del Comune e l'importanza del voto cittadino sui progetti in gara;• Considerato che dai punti 15 – 16 – 17 e 18 del Bando si evincono queste caratteristiche:Una Giuria composta di 7 membri così distribuiti: 2 rappresentanti della Firenze Parcheggi Spa, 1 del Comune di Firenze, 1 del Quartiere 1, 1 dell'Ordine degli Architetti, 1 dell'Ordine degli Ingegneri ed infine 1 del Laboratorio di partecipazione (corrispondente così a solo 1/settimo del potere decisionale).Il Laboratorio formato dai cittadini non sarà a conoscenza dell'intera documentazione ma solo dei disegni e delle relazioni tecniche. Le tabelle con i dati economici e costi totali dei singoli progetti restano ad esclusiva attenzione della Giuria.I cittadini presenti al Laboratorio saranno chiamati ad esprimere un proprio voto (con punteggio da 1 a 10) sulla rispondenza dei progetti al Documento redatto dal Laboratorio stesso. Questo voto non sarà parte integrante della votazione conclusiva ma equiparabile ad un mero parere poiché il voto decisivo spetterà unicamente ad ogni singolo giurato che si esprimerà a propria discrezione.Ogni giurato potrà votare la rispondenza del singolo progetto al testo del Documento con un voto da 1 a 30 (il giurato si esprime su una scala di 100 voti utili, i restanti 70 saranno attribuiti sulla base di parametri tecnici, costruttivi ed economici). Se ne deduce che la rispondenza del progetto al testo del Documento avrà un peso del solo 30% sul giudizio finale.I progetti votati saranno sottoposti solo in ultima analisi al controllo di validità, poiché le buste con i nominativi dei proponenti saranno aperte solo alla fine, rischiando così di negare i progetti primi classificati a vantaggio di posizioni di ripiego.• Visto che il sistema di voto descritto negli articoli del Bando e la stessa conformazione della Giuria sono da considerarsi sbilanciati verso una discrezionalità decisamente istituzionale a spese di un mero intervento opinionistico dei cittadini;• Visto che nell'intero Bando non è presente l'obbligo formale di "tenere in seria e forte considerazione il voto espresso dai cittadini".• Considerata la ratio dell'intero progetto che intenderebbe invece dare valore alla volontà dei cittadini proponendo di allargare alla partecipazione cittadina le decisioni sul futuro della città.INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1. Se ritenga opportuno spiegare ai cittadini questa scelta politica di apertura e collaborazione propagandistica che non si concretizza però in una reale partecipazione;2. Se intenda predisporre, a seguito delle esposte incongruenze, un'apposita commissione che possa rettificare gli estremi del Bando, accollandosi i disagi e le formalità che questo comporterebbe;3. se non ritenga di dichiarare fallito l'intento partecipativo, mantenendo invece il carattere tipico e formale del comune Bando di Gara per la progettazione di un'opera pubblica, salvaguardando così il lavoro già fatto ma ammettendo di non aver mantenuto fede, per mancanza di convinzione o per necessità gestionale, alla promessa di partecipazione democratica.Il consigliere comunaleJacopo Bianchi