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Le conseguenze della dimissione del patrimonio immobiliare dell'Inps, (l'istituto nazionale di previdenza sociale), da parte del Governo sono state al centro dell'incontro che si è svolto questa mattina nella Sala Incontri di Palazzo Vecchio. All'iniziativa erano presenti, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, Francesco Lotito, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps, l'onorevole Giovanni Bellini, componente della commissione lavoro alla Camera dei Deputati e Giovanni Occhipinti, presidente del Comitato provinciale Inps, Antonio Di Pardo, presidente del comitato regionale Inps del Molise, Nicola Galloro, delegato del sindaco di Roma e Salvatore Casciano, rappresentante del Comune di Siena.«I decreti del Ministero dell'economia e delle Finanze che riguardano la cessione degli immobili di proprietà dell'Inps ha detto Giovanni Occhipinti, presidente del Comitato provinciale Inps di Firenze sui quali peraltro potrebbero insistere chiari segni di illegittimità, portano serie preoccupazioni anche sulla continuità dell'attività quotidiana dell'Istituto, causano l'alienazione di sedi operative e, infine, pongono interrogativi pesanti sulle prospettive future del sistema previdenziale pubblico».«E'necessario che tutte le forze politiche presenti sul territorio assumano le proprie responsabilità in merito a tale vendita strumentale del patrimonio immobiliare dell'Istituto ha aggiunto respingendo in modo deciso ogni tentativo di speculazione».«Le proprietà dell'Inps sono beni cosiddetti "indisponibili" ha spiegato il presidente Lotito - il Governo ha cercato di aggirare questo principio con un decreto ad hoc. Per questo motivo contestiamo la natura giuridica del provvedimento che consente allo Stato di appropriarsi degli immobili degli enti previdenziali acquistati con i soldi dei lavoratori e delle aziende. Per questo abbiamo presentato al tribunale amministrativo regionale del Lazio un ulteriore ricorso. Bisogna ricordare che le innovazioni legislative non possono avere valore retroattivo pena la loro incostituzionalità e le espropriazioni delle sedi dell'Inps con un'operazione di "finanza creativa" costituiscono un "processo di smaterializzazione" del rapporto tra il sistema previdenziale e la società civile inacettabile».«Si vendono decine di immobili ha sottolineato Lotito a prezzi che non rispecchiano neppure l'effettivo valore di mercato dei beni. Senza considerare che i prezzi di affitto che dovranno essere poi sostenuti dalle sedi Inps, dopo tale eventuale dismissione del patrimonio immobiliare, sono inoltre nettamente superiori a quelli di mercato.Queste operazioni provocheranno un grave danno economico e patrimoniale per l'ente oltre a indebolire il bilancio statale. Mercoledì prossimo il Tar del Lazio si pronuncerà sulla legittimità e sulla costituzionalità del provvedimento. Per questo motivo abbiamo presentato un'ulteriore memoria per dichiarare incostituzionale il provvedimento legislativo».Da parte sua il consiglio comunale, lo scorso 12 aprile, ha approvato una mozione per esprimere «netta contrarietà» in merito «alla cessione degli immobili dell'Inps al "Fondo comune di investimento immobiliare FIP"». Il documento, presentato dal vicecapogruppo dei DS Antongiulio Barbaro e firmato dai capigruppo del centrosinistra e della sinistra critica, aveva ottenuto l'astensione dei gruppi di centrodestra.La mozione sottolinea che «la cessione delle sedi Inps rappresenta un'operazione di straordinaria amministrazione che andrà comunque ad incidere sull'assetto patrimoniale dell'ente e, in futuro, sui costi di gestione» e «si configura altresì come un fattore lesivo dell'autonomia gestionale di fronte alla prospettiva di processi di riorganizzazione logistica».«L'incontro di oggi ha detto Eros Cruccolini deve servire a creare una vera e propria rete fra i rappresentanti delle istituzioni locali per impedire la svendita di altri immobili». (fn)