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"Dopo una prima struttura di accoglienza, in grado di ospitare 22 rifugiati politici eritrei ed etiopi, nel Comune di Vicchio, sono partiti in questi giorni i corsi di lingua italiana e prossimamente verranno organizzati anche corsi professionali ad hoc. Per svolgere queste attività ricorda l'assessore all'accoglienza e all'integrazione Lucia De Siervo ogni giorno, ad orari prestabiliti è in funzione un pulmino che li accompagna da Vicchio alla stazione di Borgo San Lorenzo e ritorno la sera"."E' importante questo progetto ha sottolineato l'assessore De Siervo perché significa creare un percorso di integrazione, che permetterà loro di essere veramente cittadini del nostro territorio"."Sarà comunque nostra premura - ha sottolineato De Siervo andare nelle commissioni a spiegare il procedimento di questa azione concreta verso questi cittadini. Firenze è fra le poche città italiane a garantire un centro specifico a villa Pieragnoli, che accoglie 55 persone; - ha ricordato De Siervo - e siamo fra i pochi che collaborano strettamente con la Prefettura, che ha la competenza sul programma nazionale asilo, per l'inserimento dei profughi nel sistema di protezione nazionale. Ma ciò nonostante, cerchiamo comunque di dare risposta alle emergenze che si presentano, come quella attuale. E collaboriamo attivamente con le associazioni di volontariato per gestire sia le emergenze che i progetti di reinserimento".I 22 uomini rifugiati erano stati trasferiti, la mattina del 24 dicembre scorso, da via dei Tessitori, in una struttura di accoglienza a Vicchio, per iniziare un percorso specifico di integrazione; mentre le 3 famiglie che all'inizio facevano parte del gruppo erano state da subito sistemate in strutture più idonee. La vicenda si è sbloccata grazie al lavoro di collaborazione di Comune e Prefettura e con il contributo economico straordinario della Presidenza del consiglio dei Ministri, pervenuto proprio grazie alla sollecitazione delle due istituzioni fiorentine. (pc)