Sono oltre 30 mila residenti stranieri a Firenze. La Cina resta il primo Paese di provenienza, ma con una lieve diminuzi

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A Firenze sono 30.374 i residenti stranieri al 31 dicembre 2004: nei quartieri 1 e 5 (rispettivamente 9.294 e 9.453) si registra la maggiore presenza. Segue il quartiere 2 (5.175), il quartiere 4 (3.607) e il quartiere 3 (2.305).Rispetto al totale dei residenti a Firenze la percentuale di cittadini stranieri è dell' 8,3%, con un incremento rispetto all'anno precedente dello 0,7%. A livello provinciale i cittadini stranieri è del 6,7% quindi a Firenze vi è una maggiore concentrazione delle presenze. I dati, che sono stati presentati dall'assessore all'accoglienza e all'integrazione Lucia De Siervo, sono stati raccolti nell'opuscolo "Migranti – Le Cifre", aggiornato al 31 dicembre 2004. Tra i nuovi capitoli di questa 5° edizione, segnaliamo "Il lavoro", il "Carcere" e "La Salute".Per quanto riguarda i minori, il Comune di Firenze registra un aumento, marcato rispetto ai comuni della provincia (13.712) che è di 5.735 (+9,9% rispetto al 31 dicembre 2003). Il 37,4% dei minori risiede nel quartiere 5. Si tratta della percentuale più elevata nella città, seguita molto da vicino da quella del quartiere 1, dove la presenza di stranieri è sempre stata rilevante. L'alta percentuale di minori del quartiere 5 è certamente da collegarsi alla forte presenza cinese in quel territorio. Il 76,3% dei cittadini cinesi residenti nel Comune di Firenze è infatti residente nel quartiere 5.E' la Cina, con 10.906 permessi validi, il Paese con più presenze nella nostra città, anche se dobbiamo registrare una lieve diminuzione rispetto all'anno precedente (-2,8%). Al secondo posto si legge l'Albania, con 10.365 ( +6,7% rispetto al 2003). Segue Romania (+ 4,9%), Marocco (+8,6%), Filippine (+ 3,4%), Perù (+4,2%) e Jugoslavia (+11,8%).Sono 82mila gli stranieri che regolarmente soggiornano nella provincia di Firenze al 31 dicembre 2004. Il dato proviene da una stima che tiene conto dei permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Firenze, che sono 64.667, a cui va applicata una maggiorazione del 25%, che corrisponde ad una stima per quanto riguarda il numero degli stranieri in attesa del rinnovo del premesso di soggiorno o impossibilitati al rinnovo, e dei minori, privi di permesso individuale ed inseriti in quelle dei propri genitori."Questo importante lavoro ci permette di leggere anche quello è il rapporto fra il territorio e gli immigrati – ha spiegato l'assessore all'accoglienza e all'integrazione Lucia De Siervo -. La ricomposizione dei nuclei familiari infatti, che si legge con il notevole incremento di minori e il numero dei permessi per motivi familiari, che insieme a quelli per motivi di lavoro costituiscono circa il 90% su tutti i permessi, è un segno di stabilità. Questo vuol dire che si considera l'Italia come un Paese dove pensare il proprio futuro nel medio-lungo termine"."Dunque, gli immigrati stanno mettendo le radici. Questo avviene pur in presenza di una normativa, la Legge 189/2002 conosciuta come Bossi-Fini - prosegue l'assessore De Siervo - che va in direzione completamente opposta, attraverso la quale si cerca di limitare i ricongiungimenti e l'ottenimento della carta di soggiorno, complicando le procedure per le assunzioni. E' una normativa che "convive" con l'illusione che il fenomeno immigrazione sia d'andata verso il nostro Paese per poi tornarsene al proprio luogo d'origine. Mentre non è così, basta recarsi nelle nostre scuole, dove l'8,4% degli studenti sono stranieri, con un aumento del 23,4% rispetto all'anno precedente"."Un altro dato, da cui si rileva un ulteriore deficit legislativo - conclude De Siervo - è la percentuale dei permessi di soggiorno per asilo e per motivi umanitari che ammonta all'1,2%. Questo numero, decisamente basso, dipende dal fatto che viviamo in un Paese senza una legge sul diritto d'asilo. Per cui, qualora un cittadino straniero, dopo un procedimento lungo e caotico, riesca a farsi riconoscere il suo particolare status di cittadino straniero viene poi assimilato a tutti gli altri cittadini, poiché gli enti locali hanno le medesime risposte per tutti e lo Stato non ha ritenuto di riconoscergli particolari protezioni sociali. L'unica risposta che è nata grazie all'impegno degli enti locali è l'ex progetto nazionale per richiedenti asilo che a livello provinciale ha due sedi presso i comuni di Firenze e di Borgo San Lorenzo".L'opuscolo è consultabile sulla rete civica del Comune di Firenze, e verrà inviato a tutte le associazioni di volontariato, gli enti locali ed è disponibile presso l'ufficio immigrati di via Verdi. (pc)