Circonvallazione nord, individuato il gruppo di progettisti che elaborer lo studio di fattibilit

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Sarà il raggruppamento temporaneo PRO ITER di Milano a elaborare lo studio di fattibilità della circonvallazione nord, l'opera per il collegamento in tunnel la zona del Varlungo a Careggi e viale XI agosto. Ieri l'assegnazione dell'incarico è stata ufficializzata da una determina del direttore dell'Urbanistica Gaetano Di Benedetto.Il raggruppamento vincitore PRO ITER, costituito da Progetto infrastrutture e territorio srl e dallo Studio 3 Ingegneri Associati, ha infatti ottenuto il punteggio più alto nella graduatoria stilata dalla commissione giudicatrice sulla base delle offerte tecniche e di quelle economiche, superando altri 11 concorrenti.Il bando era stato pubblicato all'inizio di giugno del 2005 dal Comune utilizzando i fondi, pari a 400mila euro, messi a disposizione dall'Ente Cassa di Risparmio per effettuare gli studi di fattibilità di questa opera. Il bando prevedeva un compenso di 285mila euro + Iva (diventato 180mila euro + Iva per il ribasso d'asta) e 120 giorni di tempo per presentare lo studio a partire dalla firma del contratto.Per quanto riguarda lo studio di fattibilità, questo consiste nell'esecuzione di studi e indagini a carattere socio-economico, ambientale e di traffico, la valutazione della redditività dell'investimento ed uno studio di corridoio, per la valutazione dell'ipotesi di realizzazione di un nuovo asse stradale primario, posto a nord della Città di Firenze, al fine di migliorare l'intera rete stradale metropolitana offrendo opportuni livelli di servizio alla domanda di mobilità attuale e futura. Lo studio inoltre dovrà comprendere anche: inquadramento territoriale e socio-economico del progetto, struttura e obiettivi; analisi della domanda attuale e prevista e specifica dei gruppi di beneficiari; analisi dell'offerta attuale e prevista; descrizione dell'investimento (localizzazione, dimensione, caratteristiche, costi di realizzazione); analisi di fattibilità finanziaria e di fattibilità economica e sociale; inquadramento programmatico; descrizione ed analisi degli impatti ambientali. Studi e analisi indispensabili per valutare se l'opera è realizzabile dal punto di vista tecnico ed economico.Il bando prevedeva una prima fase in cui gli interessati dovevano inviare la richiesta di partecipazione alla gara: in Comune sono arrivate 14 richieste di altrettanti professionisti o gruppi di progettazione. Quindi è scattata la fase della valutazione dei requisiti dei canditati e quelli che rispondono alle caratteristiche indicate dal bando (in totale 12) sono stati invitati a presentare l'offerta. Tra le offerte inviate è stata quindi selezionata quella del vincitore, il gruppo PRO ITER. Si tratta di una società specializzata nelle infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie, ponti, tunnel, ambiente e territorio, idrologia e idraulica, analisi economiche e via dicendo) e che ha lavorato per amministrazioni pubbliche ed enti locali della Lombardia, ma anche per concessionari autostradali (come Autostrade per l'Italia, Milano Mare, Milano Tangenziali) e privati tra cui Pirelli Real Estate, Esselunga, Gruppo Cabassi. Tra i progetti elaborati dalla società quello preliminare del nuovo sistema tangenziale esterno di Milano e dell'itinerario di collegamento nord Milano (il Project Financing), quello definitivo con studio di impatto ambientale della Pedemontana Lombarda, la realizzazione del nodo viario di piazza Moggi a Milano, l'ampliamento della terza corsia autostradale dell'A1 tra Firenze Nord e Firenze Sud.Tornando alla circonvallazione nord, l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi sottolinea che "si tratta di un opera, prevista dal Piano strutturale, che insieme alle rete delle tramvie e al sistema ferroviario metropolitano può consentire una sostanziale riduzione del traffico sui viali di circonvallazione. Questi – aggiunge l'assessore Biagi – furono pensati dal Poggi come elemento di raccordo tra la città dentro e fuori le mura ma oggi sono utilizzati impropriamente come arteria di attraversamento della città. Devono invece tornare a essere un luogo di vita urbana, come avviene per i grandi viali di altre città europee. E' questo è possibile soltanto spostando il 30-40% del traffico che oggi grava sui viali. Un obiettivo raggiungibile potenziando la rete del trasporto pubblico con la tramvia e l'uso urbano e metropolitano dei binari ferroviari ma anche realizzando un'infrastruttura che colleghi Firenze sud con la zona di Careggi e viale XI agosto e quindi con l'area di Castello". (mf)