Carcere di Sollicciano, oggi la visita del sottosegretario Manconi. Lassessore Cioni: "Confermato l'impegno a garantir

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Le risorse necessarie per affrontare la situazione di emergenza all'interno del carcere di Sollicciano arriveranno e in tempi brevi. E' questo l'impegno confermato dal sottosegretario alla giustizia Luigi Manconi che oggi, su invito dell'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni, è venuto a Firenze. Due gli appuntamenti del sottosegretario: la riunione, svoltosi a Palazzo Vecchio, con le istituzioni locali sulla situazione del carcere di Sollicciano e la successiva visita all'interno del penitenziario dove la delegazione ha incontrato una rappresentanza dei detenuti.Oltre all'assessore Cioni e al sottosegretario Manconi, erano presenti l'assessore alle politiche per l'inclusione Lucia De Siervo, l'assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori, il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, la presidente della commissione consiliare per le politiche sociali e della salute Susanna Agostini, il garante dei diritti dei detenuti Franco Corleone, il direttore sanitario dell'Azienda sanitaria di Firenze Piero Tosi, oltre ovviamente al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Massimo De Pascalis e al direttore del carcere di Sollicciano Oreste Cacurri.All'ordine del giorno della riunione le preoccupanti condizioni igienico-sanitarie evidenziate nel corso dei sopralluoghi effettuati dai tecnici dell'Asl: una situazione resa ancor più grave dal blocco per mancanza di fondi dei lavori di manutenzione e dal cronico sovraffollamento. "Voglio ringraziare il sottosegretario Manconi – ha esordito l'assessore Cioni – per la tempestività con cui ha risposto al nostro invito, dimostrazione di un interesse che il precedente governo sicuramente non ha avuto. Abbiamo quindi concordato una serie di azioni e nello specifico, sul tema più stringente, ovvero quello dell'emergenza igienico-sanitaria, il sottosegretario si è impegnato a garantire le risorse per effettuare i lavori minimi di primaria manutenzione". L'assessore De Siervo ha sottolineato il costante lavoro del Comune, della Provincia e delle associazioni di volontariato su Sollicciano: "Abbiamo molte azioni in corso e siamo pronti a impegnarci su nuovi progetti per rispondere meglio ai bisogni di chi si trova in carcere".Il sottosegretario Manconi, dopo aver riconosciuto il grande impegno delle istituzioni locali sul tema del carcere considerato come una parte di città e non una zona franca, ha confermato "l'impegno del ministero di giustizia e dell'amministrazione penitenziaria centrale a contribuire con risorse in tempi rapidi per il ripristino delle condizioni minime di vivibilità soprattutto per quanto riguarda la situazione igienico-sanitaria". Il sottosegretario Manconi si è poi soffermato sulla questione del sovraffollamento, ricordando come si tratti di un problema a livello nazionale ben noto all'esecutivo. "I provvedimenti di amnistia e indulto fanno parte del programma del governo Prodi, come ha ribadito lo premier nel suo discorso di inizio legislatura e confermato il ministro della giustizia Mastella. Ovviamente l'attuazione di questi provvedimenti dipende dal Parlamento che li deve votare con la maggioranza dei due terzi dei componenti. Comunque – ha continuato Manconi – la situazione politica attuale, dopo le dichiarazioni di disponibilità arrivate da parte del centrodestra, appare come la più favorevole che sia registrata negli ultimi 15 anni per arrivare a questo tipo di provvedimento". Il sottosegretario ha continuato spiegando quello che si può fare da subito per alleviare il problema del sovraffollamento, ovvero modificare tre normative varate dal governo di centrodestra che hanno contribuito in modo sostanziale ad aumentare il numero dei detenuti: la legge Bossi-Fini sull'immigrazione, la Fini-Giovanardi sulla droga e la legge Cirielli. "E' nelle intenzioni del governo rivedere queste tre leggi con benefici importanti dal punto di vista del sovraffollamento delle carceri italiane". Per quanto riguarda invece il caso specifico di Firenze, Manconi ha annunciato il progetto di realizzare una struttura a custodia semiattenuata riservata a persone detenute per reati minore che non costituiscono pericolo sociale e per le quali non è necessaria la permanenza in un penitenziario, come per esempio le madri con figli. (mf)